25 Aprile Ucraina e Prezzo della Libertà
Non si può rispondere a parole a chi massacra civili inermi
Questa rubrica, dedicata a risparmio privato, educazione e informazione finanziaria negli ultimi 2 mesi si è occupata molto del conflitto in Ucraina, perché eventi di questa portata hanno un impatto sulla nostra vita quotidiana che non è possibile trascurare.
In particolare, l’emergenza umanitaria determinata da un’invasione militare che ha deciso di colpire in modo deliberato obiettivi civili non può lasciare indifferente chiunque abbia una coscienza sufficiente a qualificarsi come essere umano. Inoltre, l’attacco unilaterale alla libertà e indipendenza di uno stato sovrano costituisce una seria minaccia per l’equilibrio geopolitico mondiale che va contrastata in modo deciso e immediato prima che degeneri estendendosi ulteriormente.
Nel giorno in cui l’Italia festeggia la liberazione dalla barbarie nazista e fascista non si può rimanere indifferenti al sacrificio che il popolo ucraino sta affrontando per resistere a un’invasione portata avanti con ferocia e disprezzo per la vita umana non dissimili da quelli che hanno funestato la nostra storia.
Putroppo viviamo in un’epoca nella quale la maggioranza della popolazione ha ereditato la libertà di cui gode senza averne pagato il prezzo in prima persona. È forse anche per questo motivo che assistiamo a tante e tali palesi incomprensioni e mistificazioni della realtà che ci circonda e della tragedia che si consuma a pochi chilometri dai nostri confini.
Assistiamo a narrazioni illusorie sulla possibilità di dialogare con un feroce aggressore genocida o di conseguire la pace, che pure tutti auspichiamo, senza pagarne il prezzo in termini di necessaria resistenza militare nei confronti di chi ha dato prova di potersi fermare solo di fronte alla sconfitta sul campo di battaglia o all’annientamento del proprio avversario.
Assistiamo ancor peggio a rovesciamenti della realtà nei quali non si distingue tra popolo aggredito ed esercito invasore e dove per paradosso, si abusa della libertà che i nostri padri e le forze alleate ci hanno garantito per sostenere le parti di chi ha riesumato dai libri di storia la ferocia nazista e fascista per riportarla tragicamente agli onori della cronaca.
Il 25 aprile è un’occasione fondamentale per raccontare a chi non l’ha mai pagato quale sia il prezzo della libertà. Un prezzo fatto di Resistenza armata e di combattimento nei confronti di qualsiasi minaccia alla sicurezza delle nostre vite e delle nostre famiglie. Un prezzo al quale non siamo abituati perché siamo nati e cresciuti in un’epoca improntata al dialogo alla discussione che rifugge il ricorso ingiustificato alle armi. Tuttavia quanto una minaccia così grande si riaffaccia ai nostri confini non si può rispondere con le parole a chi stermina i civili innocenti.
Buona festa della liberazione a tutti auspicando che ci aiuti a comprendere il prezzo della libertà e a capire che più tardi ci decidiamo a pagarlo più elevato sarà in termini di vite umane e di devastazione materiale.