La finanza in soldoni è un Podcast di educazione e informazione finanziaria a cura di Massimo Famularo
La Cassa Depositi e Prestiti propone una nuova emissione di obbligazioni dedicate alla clientela retail in collocamento tra il 7 e il 27 novembre 2023. Questi titoli avranno una remunerazione a tasso fisso pari al 5% per i primi tre anni e a tasso variabile pari all’Euribor a 3 mesi più 90 punti base per i tre anni successivi. Come per i titoli di stato a questi titoli è applicabile una fiscalità agevolata che prevede un’aliquota del 12,5% in luogo di quella ordinaria pari al 26%
Perché lo stato e la CDP emettono titoli dedicati alle famiglie?
In diversi episodi precedenti abbiamo parlato di questa strana concorrenza esercitata dal governo e, in questo caso, da una società controllata dallo stato, nei confronti degli intermediari finanziari e delle imprese nella raccolta di capitali. Considerando che gli importi raccolti sono per il momento abbastanza contenuti rispetto al fabbisogno complessivo degli emittenti, è plausibile che si tratti di una strategia volta, su un orizzonte temporale di medio lungo periodo a diversificare i canali di raccolta accedendo alla clientela privata senza intermediazioni.
Conviene comprare le obbligazioni di CDP?
Come non mi stanco di ripetere in questa rubrica la risposta dipende dalle caratteristiche del singolo investitore. Queste obbligazioni presentano caratteristiche simili (ma non identiche) a quelle dei titoli di stato di uguale scadenza e ne riproducono anche il profilo di rischio e rendimento. Per impiegare la liquidità su un orizzonte di 2 o 3 anni si possono considerare come un’alternativa interessante anche per la prospettiva che il prossimo anno si verifichi una diminuzione dei tassi d’interesse e per trattamento privilegiato sotto il profilo fiscale.
Vi ricordo che potete scrivere all’indirizzo email: mfamularoblog@gmail.com per fornire spunti, suggerimenti o formulare delle richieste su come indirizzare questa rubrica e per avere maggiori dettagli sul servizio di financial coach un attività di consulenza e formazione personalizzata per gli ascoltatori di questo podcast con conference call dedicate e compenso basato sulle esigenze specifiche di ciascun aderente.
Quali vantaggi e svantaggi presentano rispetto alle alternative simili?
Confrontando questi titoli con un conto deposito osserviamo che lo svantaggio principale è legato alla possibilità che il valore di mercato dei titoli oscilli. Dunque, in caso di ulteriori rialzi dei tassi l’obbligazione CDP dovrebbe subire una variazione negativa nella quotazione che non colpirebbe chi aderisce a conti depositi vincolati. Viceversa in caso di ribasso dei tassi, i depositanti non beneficerebbero del guadagno in conto capitale. Nell’ipotesi di mantenere l’investimento fino a scadenza i conti deposito presentano il vantaggio di mantenere il rendimento fisso anche dopo 3 anni, mentre il bond cdp presenta un rendimento variabile e legato all’euribor che ha significative probabilità di essere inferiore a quello dei primi tre anni.
Che giudizio si può dare della nuova emissione CDP in conclusione?
Che per i primi 3 anni di vita può presentare profili di convenienza a fronte di prospettive di ribasso dei tassi di interesse, mentre nel successivo triennio il passaggio ad un tasso variabile potrebbe comportare un rendimento inferiore. Nel confronto con strumenti concorrenti va tenuto in considerazione il beneficio relativo al trattamento fiscale di favore
Vale la pena scommettere sul ribasso dei tassi?
E’ bene tenere a mente che tutte le scommesse presentano dei rischi e delle possibilità di guadagno. Guardando al nuovo bond emesso da CDP si può evidenziare che i rischi sono piuttosto contenuti, sia per la solidità dell’emittente che per la ridotta probabilità che vi siano nuovi rialzi dei tassi. Inoltre, anche in uno scenario avverso nel quale il ribasso dei tassi avvenga più tardi del previsto, gli acquirenti del titolo beneficerebbero di cedole elevate in un contesto di inflazione attesa in discesa. Il rischio più rilevante da tenere a mente è costituito dalla possibile necessità di dover disinvestire in un momento sfavorevole e questa prospettiva negativa ha probabilità maggiori di verificarsi nei primi 12-18 mesi.
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