Come Guadagnare dalle Elezioni?
Non costituisce Consulenza Finanziaria né Raccomandazione di Investimento
Questa rubrica non fornisce alcuna consulenza finanziaria e che nulla di quanto illustrato in questo podcast costituisce una raccomandazione di investimento. Prima di prendere decisioni su come gestire i vostri soldi vi suggerisco di avvalervi sempre della consulenza di un esperto e di verificare in modo accurato di aver compreso i rischi delle operazioni che vi accingete a effettuare.
Nello scorso podcast abbiamo visto come diversi fondi internazionali si stiano preparando a scommettere contro il debito italiano, abbiamo chiarito che si tratta di un fenomeno in qualche modo fisiologico e che allo stato non dovremmo preoccuparci troppo per gli esiti di questa attività.
E’ possibile per i risparmiatori ordinari guadagnare dai movimenti dei mercati finanziari legati alle elezioni e alle incertezze del sistema politico italiano?
La risposta è sì e proviamo a spiegarlo in modo facile.
Tutti sentiamo parlare spesso dello spread tra BTP e Bund che sono i due titoli di stato decennali della repubblica italiana e della repubblica federale tedesca. Negli scorsi episodi abbiamo spiegato perché questo indicatore è sensibile alle vicende della politica italiana (lo spread cresce quando aumenta l’incertezza e l’instabilità) e allo stato di salute dell’economia italiana (lo spread aumenta quando ci sono segnali negativi sulla crescita del paese).
Ogni volta che un’attività finanziaria ha un andamento prevedibile è possibile provare a trarre dei guadagni prendendo delle posizioni sui mercati finanziari.
Chiarito questo i prezzi delle obbligazioni italiane, come è stato illustrato più volte negli episodi precedenti, scendono quando i tassi di interesse salgono e viceversa. Siccome abbiamo più volte spiegato che i tassi sono in crescita e che verosimilmente cresceranno finché i pericoli dell’inflazione saranno scongiurati si può provare a guadagnare da questo andamento. Più in dettaglio in prossimità delle elezioni è possibile che i prezzi delle obbligazioni calino in modo più deciso visto che è favorita una coalizione che include forze politiche che potrebbero mettere in discussione la disciplina del bilancio del paese. A questo va aggiunto che nell’autunno e inverno l’Italia potrebbe avere serie difficoltà con l’approvvigionamento di gas per la parte che ancora dipende dalla Russia e che l’economia potrebbe rallentare in linea con gli altri paesi europei e in parta a causa della crescita dell’inflazione e dei tassi di interesse.
Il modo veloce, complicato e più rischioso di guadagnare consiste nel prendere posizioni corte, ovvero realizzare delle vendite allo scoperto. In pratica visto che sappiamo che i prezzi dei titoli italiani sono già scesi e hanno una buona probabilità di scendere ancora si scommette su questo andamento per guadagnarci. SI tratta di un modo difficile e rischioso perché se è abbastanza probabile che scendano, non possiamo sapere esattamente quando e di quanto si muoveranno. Quindi anche avendo previsto correttamente l’andamento di fondo potremmo non riuscire a centrare la tempistica giusta.
Un modo più semplice e più familiare alla gestione di un piccolo risparmiatore è comprare i titoli sul mercato secondario mentre scendono, guadagnare rendimenti interessanti dalle cedole e, confidando nel fatto che il paese non fallisca nei prossimi 5 o 7 anni pianificare di rivenderli più avanti (o di tenerli fino alla scadenza).
Di che parliamo? Con quali rischi?
Prendiamo il BTP con scadenza 15 maggio 2051 emesso nel 2020. Paga una cedola semestrale di 0,75% quindi non sembra esattamente un affare. Questo titolo però dopo aver oscillato tra una quotazione di 90 e 110 fino allo scorso aprile è sceso poi in modo significativo ed oggi quota 68 euro. Ha toccato un minimo di 60 in giugno e più di recente aveva toccato 80 agli inizi di agosto.
Come si guadagna e quanto?
In virtù dell’indicizzazione all’inflazione, acquistanto oggi il titolo a circa 70 si ottiene un rendimento annuo di circa il 10% che per un titolo di stato mi sembra un rendimento interessante. Sappiamo che il prezzo scenderà ancora con molta probabilità e quindi chi lo compra deve avere una prospettiva di detenerlo di diversi anni, almeno 5 se non 10, per non rischiare di perderci tanto. Sappiamo anche però che i tassi non saliranno per sempre e che le turbolenze nel nostro paese vanno e vengono.
Cominciando a comprare il titolo ora e proseguendo nei prossimi mesi si avrà con buona probabilità la possibilità di ottenere un rendimento molto elevato dalle cedole. Inoltre, come abbiamo visto il titolo è soggetto a variazioni importanti che, se al ribasso comportano delle perdite al rialzo potranno portare dei guadagni. E’ ragionevole pensare che, dopo le turbolenze legate all’Italia, quando la politica monetaria diventerà meno restrittiva e in generale quando l’inflazione apparirà sotto controllo il prezzo del titolo dovrebbe risalire.
Dunque dalle incertezze politiche italiane si può guadagnare, un buon rendimento dalle cedole nel breve termine e verosimilmente anche un profitto dalla risalita del prezzo nel corso di oscillazioni positive. A fronte di ogni opportunità di rendimento ci sono però dei rischi: se avete bisogno di disinvestire mentre la quotazione del titolo è inferiore al prezzo di acquisto conseguirete una perdita. Dunque la strategia di investimento ha senso solo se usate una parte minoritaria dei vostri soldi, di cui non avrete bisogno nei prossimi anni. Esiste poi un rischio che l’emittente vada in default o non ripaghi tutte le cedole, ma questo finché l’Italia rimane all’interno dell’ Unione Economica e Monetaria Europea è un rischio molto basso.
Ultimo ma non per importanza, le obbligazioni con scadenza molto lontana nel tempo sono soggette ad oscillazioni molto rilevanti (come visto negli ultimi mesi) prima di comprarle dovreste quindi essere preparati a vedere il valore dei vostri investimenti cambiare in modo rilevante e frequente.