Conviene investire nell’Intelligenza Artificiale?
Megatrend Promettente, Rischi Rilevanti da considerare
La finanza in soldoni è un Podcast di educazione e informazione finanziaria a cura di Massimo Famularo
Con il rilascio di ChatGPT a partire dallo scorso novembre l’attenzione generale sull’intelligenza artificiale e la preoccupazione sulle possibili implicazioni per la nostra società ha subito una sostanziale accelerazione: in molti si stanno chiedendo se possa valere la pena, almeno in un’ottica di lungo termine, cercare di investire su questo settore. Proviamo a elaborare brevemente qualche considerazione su opportunità e convenienza di questa strategia.
In primo luogo è il caso di osservare che decidere di scommettere su un settore o su un titolo specifici comporta un rischio maggiore rispetto ad un portafoglio normalmente diversificato e, di conseguenza, si tratta di una scelta che andrebbe considerata solo a fronte della concreta prospettiva di poter conseguire un rendimento aggiuntivo tale da ricompensare il maggior rischio assunto.
Ovviamente è molto complesso e difficile stimare con precisione rischi e rendimenti per cui rimanendo al livello di semplificazione coerente con la posizione di un piccolo risparmiatore con competenze medie si potrebbe ragionare in questi termini:
prima si costruisce in modo bilanciato un portafoglio coerente con il proprio profilo e dunque si decide quale quota di patrimonio destinare al breve, al medio e al lungo termine
poi si valuta in via residuale se una parte dei fondi da destinare al lungo periodo può essere impiegata su qualche strumento più specifico nella speranza di ottenere dei rendimenti aggiuntivi
Fatta questa doverosa premessa è opportuno distinguere tra quelle che le mode o tendenze estemporanee e i cosiddetti MegaTrend, fattori con un incidenza molto più rilevante nel lungo periodo e che si ritiene possano avere un effetto dirompente sulla società e sui sistemi produttivi dando vita a vere e proprie trasformazioni del modo in cui viviamo, lavoriamo. L’intelligenza artificiale rientra in questa seconda categoria ed è questo il motivo per il quale questo episodio prende in considerazione l’ipotesi di farne oggetto di un investimento più specifico
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Conviene allora investire nell’intelligenza artificiale?
La risposta è come sempre: dipende. Esiste un consenso abbastanza diffuso sul fatto che questa tecnologia avrà un impatto radicale sullo sviluppo dell’economia e della società e i primi segnali delle trasformazioni che potrebbero avvenire sono sotto gli occhi di tutti: la portata di questi cambiamenti ha suscitato non poche preoccupazioni da parte di regolatori ed esperti del settore e sono state avanzate delle proposte per rallentare e cercare di regolamentarne lo sviluppo.
Se accettiamo l’idea che l’intelligenza artificiale possa rivoluzionare il mondo in cui viviamo è abbastanza ragionevole concludere che le aziende che potranno beneficiare di questa rivoluzione avranno performance superiori alla media e dunque non è irragionevole concludere che possa essere conveniente puntare una quota ridotta dei nostri fondi a lungo termine su queste attività.
Come mette in pratica questa strategia?
Se in linea di principio è abbastanza semplice decidere se vogliamo o meno sommettere sull’intelligenza artificiale, individuare la modalità pratica per farlo è più complicato. Potremmo per esempio guardare alle aziende che stanno investendo molto su questa tecnologia e, alcune di esse sono già tra le più rilevanti Big Tech come Alphabet, che controlla il motore di ricerca Google e ha di recente lanciato la propria piattaforma AI chiamata Bard; oppure Microsoft, che ha fatto grandi investimenti nella società che ha lasciato Chat GPT e l’ha integrato nel suo motore di ricerca BING.
Ultimo, ma non per importanza il gruppo finanziario Bloomberg ha annunciato il lancio di BlombergGPT, modello linguistico allenato sui dati finanziari proprietari della società. Volendo menzionare uno strumento di risparmio gestito possiamo segnalare WT Art Intelligence -USD Acc (ISIN IE00BDVPNG13) un ETF piuttosto recente emesso da WisdomTree che si prefigge l’obbiettivo di replicare le performance del NASDAQ CTA Artificial Intelligence.
Come facciamo a sapere qual è lo strumento giusto per puntare su questo Megatrend?
Putroppo nessuno può darci indicazioni, se non certe, neanche altamente attendibili. Quello che possiamo dire è che si tratta di un strategia rischiosa e potenzialmente redditizia, che si può perseguire in diversi modi e la scelta di ciascuno di essi comporta l’accettazione di rischi elevati e perdite potenziali.
Alla fine conviene investire in AI?
Quello che possiamo dire con le informazioni attualmente disponibili è che è molto probabile che questa tecnologia abbia un impatto rilevante sul nostro mondo e che alcune imprese possano ottenere performance superiori alla media grazie ad essa. Non possiamo sapere esattamente quali aziende vinceranno la “corsa all’AI” che è attualmente in corso e neanche se poi ci sarà una evoluzione verso sistemi aperti e collaborativi per la quale il vantaggio catturato da singole aziende sarà limitato.
Quello che è logico e ragionevole fare è limitare i fondi che prendiamo in considerazione per questa strategia a una parte minoritaria di quelli che siamo intenzionati a impiegare nel lungo periodo.
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