FinanzaXRagazzi - Cos'è l'inflazione ?
La crescita dei prezzi erode il valore reale dei redditi
Comincia la #FinanzaXRagazzi, stesso tono leggero della Finanza in Soldoni, ma un’attenzione più mirata ai giovani e un formato concepito per gli studenti delle scuole superiori e dei primi anni dell’università. Se poi qualche adulto vuol ascolate i podcast o guardare i video, non è vietato. Potete lasciare suggerimenti, spunti e richieste nei commenti al video youtube, commentando il podcast o la newsletter.
Oggi parliamo di Inflazione e cerchiamo di portarci a casa 3 concetti di fondo:
Cosa è l’inflazione e perché è importante conoscerla
Cosa determina l’andamento dell’inflazione nel tempo e che ruolo giocano le aspettative
Uno sguardo al presente cosa dovemmo sapere e quanto dovremmo preoccuparci
Per chi oggi ha meno di 30-35 anni l’inflazione è qualcosa di cui si è parlato molto poco nel dibattito economico e politico e, in generale, l’idea che i prezzi dei beni e dei servizi crescano è tipicamente associata a lassi di tempo non brevi. Tutti sappiamo che 40 o 50 anni fa gli stipendi medi, i prezzi delle case e degli altri beni erano nominalmente più bassi, ma non è così intuitivo capire come questo si traduca in termini reali.
Uno stipendio da un milione e cinquecentomila lire era più alto o più basso di uno da 1500 euro? Come facciamo a confrontarli? In termini nominali sappiamo che, alla data di introduzione dell’euro il valore di cambio tra le due valute era di 1936,27 lire per ogni euro. Tuttavia quello che rileva è il valore reale ossia la quantità di beni e servizi che è possibile acquistare con una data quantità di moneta. Quanto costava in lire l’affitto di un appartamento di 60 metri quadri in centro a Milano? Quanto un litro di benzina, di latte o un chilo di pane?
E’ importante misurare come cambiano nel tempo e nello spazio i prezzi delle cose perché dal prezzo delle cose dipende il valore della moneta che possediamo e in particolare il “valore reale” di quello che guadagniamo. E’ facile costatare che lo stesso stipendio da 1200€ ha un valore diverso in una città dove l’affitto di un monolocale costa 800€ rispetto a un'altra dove prendi in affitto 3 locali con 300€ al mese.
Se è abbastanza intuitivo e semplice capire che l’aspetto rilevante è stabilire quanti beni puoi comprare, come si misura questa grandezza in pratica è più complicato. Perché non tutti consumiamo gli stessi beni e nel tempo i consumi si modificano, al tempo della lira smartphone, tablet e abbonamenti ai servizi di streaming non esistevano.
L’istituto nazionale di statistica mette insieme un paniere di beni che riflette le abitudini di consumo della popolazione, calcola la media ponderata dei prezzi e monitora l’andamento di questo indice. L’inflazione misura la crescita di questa super media dei prezzi, quando invece il livello dei prezzi diminuisce si parla di deflazione che è un fenomeno meno frequente.
Dunque punto primo cos’è l’inflazione e perché è importante conoscerla? L’inflazione è la crescita (variazione positiva) del livello generale dei prezzi ed è importante conoscerne l’andamento perché misura quanto potere d’acquisto perdono nel tempo il nostro reddito e i nostri risparmi. Per capire l’importanza di questo indicatore passiamo al secondo punto e vediamo cosa ne determina l’andamento e il ruolo che giocano le aspettative.
Finché i prezzi crescono poco e lentamente, per esempio del 2% all’anno, non ci sono troppi problemi, perché potremmo riuscire ad ottenere un aumento del nostro reddito della stessa dimensione in modo da compensare la perdita di potere d’acquisto. Se i prezzi salgono del 2% e il nostro reddito aumenta del 2% la quantità di beni e servizi che possiamo acquistare rimane invariata.
Se i prezzi crescono in misura maggiore e più rapidamente, poniamo del 10% al mese la questione è più complicata. Difficilmente riusciremo a far crescere il nostro reddito così tanto e così in fretta. Dunque finiremmo per vedere eroso il potere d’acquisto dei nostri soldi: significa che possiamo comprare quantità sempre minori di beni e servizi con gli stessi soldi. Dunque, l’aspetto al quale dobbiamo prestare attenzione è che l’inflazione non cresca troppo e che non danneggi i cittadini riducendo il potere d’acquisto dei loro redditi e risparmi.
Una moderata quantità di inflazione è abbastanza fisiologica e spesso si accompagna alle fasi di crescita dell’economia. Quando l’economia va bene molte persone guadagnano di più e desiderano comprare quantità maggiori di beni e servizi. Se nel breve termine la loro domanda aggiuntive non riesce ad essere soddisfatta chi vende i beni e servizi potrà aumentare i prezzi.
La banca centrale, che ha la funzione di regolare la quantità di moneta in circolazione, può intervenire se l’inflazione corre troppo. Per il momento non ci addentriamo troppo nei dettagli della politica monetaria. Ci è sufficiente spiegare che la banca centrale ha il potere di frenare la crescita dell’inflazione con interventi restrittivi, che possono agire da freno anche sulla crescita dell’economia.
A questo punto abbiamo capito cosa è l’inflazione e siamo in grado di riconoscere due prospettive nelle quali l’inflazione può diventare un problema. La prima e quella delle aspettative che si auto alimentano: se gli operatori economici si convincono che i prezzi cresceranno allora cercheranno di difendersi richiedendo salari più elevati e alzando i prezzi sui quali hanno un controllo, ma questo comportamento farà aumentare i prezzi. Dunque la paura che i prezzi crescano induce le persone a comportarsi in modo da far crescere i prezzi. Per questo in termini di inflazione è fondamentale governare le aspettative: se gli operatori si convincono che i prezzi cresceranno in modo lento e moderato eviteranno comportamenti che alimentano l’inflazione.
Un’altra prospettiva pericolosa riguarda la stessa banca centrale: come abbiamo visto ha il potere di frenare l’inflazione, ma esercitando male questo ruolo potrebbe anche farla accelerare. Per questo motivo è fondamentale che la banca centrale sia indipendente e credibile, ma su questo torneremo in una puntata dedicata.
Per riepilogare:
Cos’è l’inflazione? E’ quando i prezzi di tutte le cose crescono
Quando diventa un problema? Quanto i prezzi cescono troppo e troppo in fretta
Chi vigila affinché i prezzi non crescano troppo? La banca centrale che quanto intervenendo per frenare l’inflazione, potrebbe rallentare anche la crescita dell’economia che spesso va di pari passo con l’inflazione
Cosa può innescare un’inflazione eccessiva? La diffusione tra gli operatori dell’aspettativa di un rialzo dei prezzi può indurre comportamenti che fanno accelerare l’inflazione
Per chiudere due parole sulla situazione attuale. Negli ultimi 30 anni in Europa, Stati Uniti e nei principali paesi sviluppati l’inflazione è rimasta ad un livello che non desta preoccupazioni. Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un’accelerazione di questo indicatore legata a diversi fattori. Alcuni sono temporanei come l’aumento dei prezzi dell’energia o la scarsità di alcuni beni legati alle restrizioni dovute alla pandemia. Altri fattori potrebbero aver modificato le abitudini di consumo e di investimento in modo permanente, pensiamo alla diffusione dello smartworking o della didattica a distanza, l’accelerazione del commercio elettronico e di alcuni servizi da remoto.
Non sappiamo se l’inflazione tornerà ad essere un fenomeno preoccupante, per il momento possiamo solo osservare che le banche centrali si trovano di fronte ad una specie di dilemma perché se tirano il freno per prevenire l’inflazione, potrebbero danneggiare la crescita economica che stava ripartendo dopo lo shock legato alla pandemia. Se non frenano in tempo potremmo assistere ad una crescita eccessiva dell’inflazione che potrebbe andare fuori controlo.
Per concludere, sull’inflazione oggi sappiamo di non sapere come andrà a finire, però disponiamo di strumenti sufficienti per seguire l’andamento del problema e a questi strumenti è dedicato il progetto multicanale de la finanza in soldoni e anche nella serie de lafinanzaXRagazzi.