Proseguendo il discorso sulle precauzioni che è possibile prendere contro l’inflazione, dopo gli immobili parliamo brevemente di beni rifugio, come i metalli preziosi, i beni di lusso e le opere d’arte. Vediamo come, in modo simile agli immobili la parola chiave sia liquidità, alla quale vanno aggiunti, per i beni mobili anche i profili della sicurezza, della trasparenza e la possibile confusione tra consumo e investimento.
Quando i prezzi delle cose salgono, il potere d’acquisto della moneta si riduce (acquista quantità minori di beni e servizi) e il modo più intuitivo per difendersi è cercare di acquistare beni che possano in qualche modo conservare il proprio valore reale. Abbiamo già parlato degli immobili e proviamo a fare qualche riflessione sull’abitudine di acquistare oggetti preziosi, come gioielli o opere d’arte confidando nella loro tendenza a conservare nel tempo il valore.
A questo proposito i temi della liquidità e della trasparenza sono anche più rilevanti rispetto a quanto detto sugli immobili. Non esiste un mercato liquido dei gioielli e delle opere d’arte e la stima dei valori è tipicamente affidata ad esperti ed intermediari e può risentire di un certo grado di arbitrarietà oltre che essere soggetti a fluttuazioni rilevanti nel breve termine.
Altro elemento fondamentale è la frequente confusione tra finalità di investimento e di consumo. Un gioiello o un’opera d’arte oltre che per allocare il risparmio possono essere acquistati anche per essere esibiti e questo introduce un pericoloso elemento di arbitrarietà nella valutazione e nella percezione del prezzo pagato. Se per un immobile è possibile fare riferimento agli annunci di locazione e compravendita di beni simili, per i gioielli e le opere d’arte ci sono complicazioni legate all’autenticità e profili di rischio relativi alla possibilità di furto, smarrimento o danneggiamento.
Se dunque è abbastanza intuitivo acquistare beni durevoli per difendersi dall’aumento dei prezzi, va tenuto in debito conto che la ridotta liquidità e trasparenza comportano oneri e rischi tutt’altro che trascurabili. Da tenere sempre in considerazione che il rischio di sopravvalutare i beni in base ai propri gusti personali, che distorcono le valutazioni oggettive.
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