Il comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria promuove ogni anno, per tutto il mese di ottobre, il “Mese dell’Educazione Finanziaria” in questa newsletter proviamo a restare in tema con un argomento particolarmente significativo: Mind the Gap che in inglese significa attenti allo scalino ma è anche il titolo di un report pubblicato Morningstar che misura quanto costano ai risparmiatori gli errori nella scelta del timing.
In pratica si fa la differenza tra quanto hanno reso i fondi di investimento in un certo periodo e il rendimento ottenuto dai risparmiatori che hanno scelto quei fondi. La differenza dipende dal momento nel quale i risparmiatori hanno scelto di entrare o uscire dai fondi e in media sfavorisce chi è troppo attivo.
Negli Stati Uniti chi ha investito nei fondi monitorati ha portato a casa un rendimento del 7.7% a fronte di un rendimento del 9.4% realizzato dai fondi. Quindi la scelta infelice nel momento di acquisto e vendita è costata 1/6 del rendimento che si sarebbe ottenuto comprando e rimanendo fermi. Questo scalino è in linea con quello registrato nelle analisi precedenti e questo conferma che il fenomeno è ricorrente.
Le lezioni che possiamo trarre che per un risparmiatore comune la scelta più conveniente è quella di preferire pochi fondi, molto diversificati, evitare quelli più concentrati e volatili, invece di comprare e vendere sperando di battere i mercati, comportarsi in modo semplice, investendo periodicamente un importo aggiuntivo negli stessi fondi e disinvestire solo quando c’è una necessità concreta.
Sembrano consigli ovvi, ma evidentemente non lo sono, visto che dalle analisi di Morningstar i risparmiatori continuano a sbagliare sistematicamente. Diffidate dei consulenti che vi spingono a comprare e vendere troppo spesso perché questo porta spesso commissioni certe per loro e risultati incerti per voi.