La finanza in soldoni è un Podcast di educazione e informazione finanziaria a cura di Massimo Famularo
Come ampiamente discusso non solo in questo podcast, ma anche sui principali media i tassi di interesse sono in crescita, principalmente a causa delle politiche monetarie restrittive realizzate al fine di contrastare l’inflazione tornata su livelli preoccupanti, dopo oltre 2 decenni di relativa stabilità intorno al livello obiettivo individuato dalle banche centrali.
Alle conseguenze per le famiglie del rialzo dei tassi di interesse ho dedicato diversi podcast in passato, in particolare vi segnalo il numero 44 del 2022 intitolato “In Parole Povere - Politica monetaria, Mercati e Piccoli Risparmiatori” e il il n- 55 sempre del 2022 intitolato “Cosa implica il rialzo dei tassi BCE ?”
Con l’occasione vi ricordo che negli ultimi 3 anni il podcast della Finanza in Soldoni ha visto la pubblicazione di 276 episodi tutti disponibili gratuitamente sulle principali piattaforme di distribuzione. Se l’iniziativa vi piace e volete che continui vi invito a farla conoscere ai vostri contatti e soprattutto a iscrivervi alla newsletter e al canale YouTube prendendovi la briga di ascoltare i podcast e guardare i video.
Ma cosa facciamo se la rata del mutuo è salita molto?
Prima di valutare possibili azioni correttive, nello spirito di questa rubrica cerchiamo di fare chiarezza su alcuni aspetti di carattere generale: il rialzo dei tassi che stiamo sperimentando negli ultimi mesi è un fenomeno fisiologico, tutt’altro che eccezionale e che avreste dovuto tenere ampiamente in considerazione al momento della sottoscrizione di un finanziamento a tasso variabile. Sul tema vi rimando anche al podcast n-37 del 2022 intitolato “Tassi in crescita, meglio il fisso o il variabile?”
Quindi evitiamo gli allarmismi eccessivi e le narrazioni ingannevoli volte a cercare di convincervi che dovete necessariamente intervenire: se avete scelto consapevolmente le condizioni del vostro mutuo è ben possibile che abbiate messo in conto la possibilità di sopportare una rata più alta per un periodo limitato di tempo a fronte di oneri finanziari complessivi molto probabilmente inferiori rispetto all’alternativa a tasso fisso se consideriamo tutta la durata del finanziamento. A questo va aggiunto che la quota interessi che di recente è aumentata in modo significativo è anche quella sulla quale si applicano i benefici fiscali più diffusi per i finanziamenti dedicati all’acquisto della prima casa. Insomma, prima di fasciarsi la testa sull’aumento della rata cerchiamo di inquadrare il fenomeno nella giusta prospettiva.
Chiariti questi aspetti può darsi che l’incremento nella rata risulti problematico da sostenere. A questo proposito il primo punto da tenere a mente è che è sempre possibile provare a rinegoziare le condizioni del finanziamento. Questo può avvenire in modo subordinato alla discrezionalità dell’istituto finanziatore, che dovrebbe ragionevolmente essere interessato a evitare che il rimborso del mutuo diventi insostenibile, compromettendo le prospettive di recuperare integralmente il proprio credito.
In alternativa la rinegoziazione può avvenire in ottemperanza ad alcune previsioni di legge, come quella inclusa nella legge di bilancio 2023 che riguarda i contribuenti con un ISEE non superiore a 35 mila euro, per finanziamenti non superiori a 200 mila euro e consente di passare dal tasso variabile a tasso fisso. Sempre per il 2023, qualora ricorrano delle condizioni specificate sul sito della consap, quali ad esempio la perdita del lavoro o un significativo calo del fatturato per gli autonomi, è possibile chiedere la sospensione temporanea dei pagamenti.
Un'altra possibilità è data dalla surroga, ossia del trasferimento del proprio finanziamento da un istituto ad un altro che ci offre condizioni più vantaggiose oppure dalla sostituzione ossia dall’accensione di un nuovo finanziamento, sempre a condizioni più vantaggiose, che viene utilizzato per estinguere il precedente.
Per riassumere, a fronte di un aumento significativo della rata del proprio muto è possibile:
Tentare di rinegoziarne le condizioni con la banca che ce lo ha concesso, provando ad esempio ad allungarne la scadenza
Approfittare di normative specifiche che consentono di sospendere temporaneamente i pagamenti o di ottenere la conversione da tasso fisso a tasso variabile (link nelle note del podcast)
Negoziare con un istituto diverso delle condizioni di finanziamento più vantaggiore e procedere con la surroga o la sostituzione del mutuo
Per chi desidera un servizio personalizzato di formazione o supporto nelle scelte di autovalutazione dei propri bisogni da quest’anno c’è il servizio di financial coach che si basa su una serie di conference call e di interazioni via email, prevede un compenso concordato in base alle esigenze specifiche. Ad oggi il servizio è utilizzato in prova da 5 utenti, anche in considerazione del fatto che l’eventuale pagamento è annuale posticipato e quindi del tutto subordinato alla soddisfazione e al valore aggiunto percepito dal servizio.
Il contenuto di questo podcast non costituisce consulenza finanziaria e non va inteso in nessun caso come raccomandazione di investimento. Per supporto nelle proprie scelte di impiego di risparmi suggerisco di rivolgersi a professionisti abilitati.
Da quest’anno per chi vuole un supporto educativo e informativo dedicato alla gestione dei propri risparmi sto avviando un servizio di Financial Coach per informazioni potete scrivere all’indirizzo mfamularoblog@gmail.com
La finanza in Soldoni è un progetto multicanale che include un podcast questa newsletter (iscrivetevi per rimanere aggiornati) una serie di video su Youtube e un libro. Se i contenuti vi piacciono segnalatevi ai vostri contatti e suggeritegli di iscriversi alla Newsletter e al Canale YouTube.
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