Secondo quanto riportato dalla stampa in questi giorni, la New Financial Technology, società di criptovalute nata a Silea in provincia di Treviso avrebbe truffato oltre 6 mila persone per un controvalore stimato tra i 40 e i 100 milioni di euro. Nel dettaglio la società dichiarava di operare mediante arbitraggio tra criptovalute, ossia di realizzare profitti sfruttando piccole differenze nel valore di questi strumenti tra diverse piattaforme di scambio. Nella fase di crescita di questo mercato venivano garantiti guadagni nell’ordine del 10-12% mensile.
A prescindere al merito della questione sulla quale indaga la magistratura quello che deve catturare l’attenzione è l’ipotesi di poter conseguire profitti come quelli promessi dalla società. Alcune semplici competenze di base avrebbero consentito ai risparmiatori di evitare le perdite che hanno subito.
In primo luogo, dobbiamo ricordare che in assenza di distorsioni o squilibri eccezionali e temporanei il rendimento di un’attività finanziaria è collegato al rischio: non è possibile conseguire guadagni come quelli promessi dalla società in discussione operando in attività senza rischio come gli arbitraggi. Dunque il primo campanella d’allarme per i risparmiatori doveva essere il rendimento “troppo bello per essere vero”.
In secondo luogo, il fatto che gli strumenti oggetto dell’investimento fossero Cryptovalute e che la strategia fosse un arbitraggio, attività in genere alla portata solo di operatori professionali avrebbe dovuto far suonare un secondo campanello che è quello che ha reso ricco il celebre investitore Warren Buffett: non bisogna mai investire in attività o strategie che non si capiscono.
Su cosa siano le Crypto abbiamo fatto diverse puntate alle quali vi rimando, mentre sul concetto di arbitraggio vi segnalo che si tratta di una operazione, teoricamente priva di rischi, per la quale si acquista un’attività su un mercato e la si rivende immediatamente su un altro mercato ottenendo un guadagno da alcune marginali differenze di prezzo che si possono verificare fisiologicamente tra mercati diversi su cui sono scambiate le stesse attività.
Spiace putroppo per le disavventure e per le perdite sperimentate da risparmiatori troppo ingenui e troppo poco preparati, tuttavia è bene sottolineare che, applicando poche semplici nozioni di base e regole di buon senso, che vedete ribadite in questo podcast tutte le settimane, è possibile riconoscere in anticipo ed evitare le truffe come quella di cui i giornali parlano in questi giorni.