Rialzo dei Tassi e Prospettive per l’Economia
Districarsi tra l'ottimismo dei mercati e la prudenza delle banche centrali
La finanza in soldoni è un Podcast di educazione e informazione finanziaria a cura di Massimo Famularo
Gli ultimi giorni hanno visto ancora rialzi nei tassi di interessa da parte delle banche centrali e una revisione in positivo nelle previsioni di crescita per l’Economia mondiale. Facciamo un breve riassunto e come sempre aggiungiamo qualche considerazione.
La Federal Reserve ha alzato il tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto percentuale, portandolo a un intervallo compreso tra il 4,5% e il 4,75%, il più alto dal settembre 2007. Si è trattato dell'aumento più contenuto da quando la Fed ha intrapreso un percorso di inasprimento della politica monetaria nel marzo scorso. Di fronte a tassi d'inflazione più elevati rispetto all'America, anche la Banca centrale europea e la Banca d'Inghilterra hanno aumentato il loro tasso principale di mezzo punto percentuale ciascuna. Il tasso di deposito della BCE è ora del 2,5%. Il tasso di base della Banca d'Inghilterra è del 4%, il livello più alto dal 2008.
L'IMF ha rivisto al rialzo anche se di poco le sue previsioni sul PIL mondiale di quest'anno, che ora pensa crescerà del 2,9%. Il Fondo ritiene che "i rischi del verificarsi di uno scenario avverso si sono ridotti” rispetto alla precedente stima di ottobre, notando che l'inflazione globale dovrebbe scendere al 6,6% (dall'8,8% dell'anno scorso) e che la riapertura della Cina dopo il blocco dei mercati stimolerà la domanda. Anche l'Europa si è dimostrata resistente nonostante la guerra in Ucraina e gli alti prezzi dell'energia. L'Imf ritiene addirittura che l'economia russa crescerà dello 0,3%, in contrasto con un recente rapporto della Banca Mondiale che prevedeva una contrazione del 3,3%.
L'economia dell'area dell'euro è cresciuta dell'1,9% nell'ultimo trimestre del 2022, su base annua, grazie agli aiuti governativi sulle bollette energetiche e al clima mite che ha frenato la domanda di carburante. Il PIL del blocco valutario è cresciuto del 3,5% nell'intero anno. L'inflazione annuale dei prezzi al consumo è rallentata all'8,5% a gennaio, dal 9,2% di dicembre.
Nel mese di gennaio i mercati azionari americani hanno registrato performance positive il Nasdaq Composite è salito del 10,7%, il miglior inizio d'anno dal 2001. L'S&P 500 è salito del 6,2% e il Dow Jones Industrial Average del 2,8%. Anche l'indice britannico Ftse 100, che si è distinto per la sua performance nel periodo di crisi dello scorso anno, è salito del 4,3%.
Come possiamo interpretare questo scenario? Come dovrebbe rapportarsi un risparmiatore prudente e razionale di fronte a questo mix contrastante di notizie positive, entusiasmo degli investitori desiderosi di cavalcare una nuova risalita dei mercati e cautela delle banche centrali, che gettano acqua sul fuoco ripetendo continuamente che la politica monetaria restrittiva non verrà allentata finché l’inflazione non sarà tornata in modo stabile ai livelli obiettivo?
Il consiglio di fondo è sempre quello di non lasciarsi influenzare dalle considerazioni di breve termine e di non cercare di prevedere con precisione l’andamento dei mercati su orizzonti temporali troppo brevi. Dunque proviamo a ripilogare gli elementi sui quali esiste un consenso maggiore da parte degli analisti e dei commentatori:
L’inflazione ha assunto una dinamica meno preoccupante e dovrebbe ridursi nel corso di quest’anno e del prossimo,tuttavia non risulta ancora stabilmente posizionata sul livello desiderato dalla banche centrali per cui il rischio che riprenda a salire non è scongiurato e verosimilmente rimarrà elevata quest’anno e il prossimo
Il rialzo dei tassi ha rallentato il passao su entrambe le sponde dell’atlantico, ma non non si è fermato e, se l’inflazione dovesse risalire può accelerare ancora
C’è molta incertezza sulla crescita economica di quest’anno e alcune previsioni fatte in passato si stanno rivelando troppo pessimistico, il rischio di una recessione anche se breve non è scongiurato e la crescita sarà in ogni caso debole
Come comportarsi in questo contesto? Restano ovviamente valide le considerazioni fatte nei podcast precedenti in merito alla maggiore convenienza di impiegare la liquidità sfruttando i tassi in crescita, alla probabile convenienza di investire gradualmente in modo diversificato sui mercati azionari che al di là dei recenti segnali positivi, e di possibili nuove correzioni di breve termine offriranno sicuramente occasioni di crescita del valore nei prossimi anni.
Il contenuto di questo podcast non costituisce consulenza finanziaria e non va inteso in nessun caso come raccomandazione di investimento. Per supporto nelle proprie scelte di impiego di risparmi suggerisco di rivolgersi a professionisti abilitati.
Da quest’anno per chi vuole un supporto educativo e informativo dedicato alla gestione dei propri risparmi sto avviando un servizio di Financial Coach per informazioni potete scrivere all’indirizzo mfamularoblog@gmail.com
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