La finanza in soldoni è un Podcast di educazione e informazione finanziaria a cura di Massimo Famularo
La concorrenza sui tassi riconosciuti ai depositanti e correntisti comincia a farsi sentire ed è una buona notizia per i risparmiatori italiani. In un episodio precedente abbiamo parlato del conto BBVA che proponeva un tasso promozionale sulle giacenze di conto corrente del 4% fino al gennaio 2025. Milano Finanza segnala un recente aumento di illimity per i depositi vincolati e propone una rassegna di tutti i prodotti che offrono un rendimento superiore ai BTP. Come sempre questo podcast raccomanda di fare attenzione alle caratteristiche dei diversi prodotti, in modo da poter effettuare confronti omogenei.
Quanto conviene l’offerta illimity?
Leggendo in dettaglio vediamo che l’aumento segnalato da Milano Finanza è un beneficio riconosciuto a chi è già titolare di un conto corrente premium (che remunera le giacenze al 2,5%) e sale dal 5,3% al 6% per le scadenze a 36,48 e 60 mesi. Il conto premium ha un canone mensile di 7 euro e condizioni che potete controllare sul sito della banca .Dunque per valutare correttamente il prodotto dovete, controllare i costi e i servizi inclusi, e confrontare i diversi rendimenti applicati alle giacenze di conto corrente oltre che hai depositi vincolati e svincolabili.
Qual è l’offerta migliore?
Questa tipo di valutazione cambia costantemente nel tempo quindi la scelta più razionale consiste sempre nel controllare con qualche ricerca le condizioni applicate nel momento in cui si vuole aprire un nuovo conto e verificare periodicamente se ci sono alternative più convenienti. In generale, per i conti correnti si dovrebbe optare per una soluzione a zero spese, oppure valutare in base alla dimensione della giacenza media se la remunerazione ottenuta consente di coprire i costi. Per esempio il conto illimity a fronte di un costo mensile di 7 euro offre una remunerazione del 2,5 sulle scadenze e consenti di accedere ad un rendimento per i depositi vincolati che oggi è salito al 6%. BBVA ha zero costi, remunera in via promozionale al 4% le giacenze e offre un deposito vincolato al 5%. Dunque la convenienza dipende dal confronto della propria attitudine a cogliere le promozioni temporanee (BBVA offre anche un cashback del 20% sull’acquisto.
Come decidere quale conto scegliere?
In generale dovremmo tenere conto delle diverse caratteristiche dei diversi strumenti. Un conto corrente serve per gestire i pagamenti e non dovrebbe essere selezionato in base al rendimento, quanto piuttosto all’assenza di costi e alla semplicità di uso. Poi se in un contesto di tassi elevati da anche un rendimento sia ordinario che promozionale allora è anche meglio. Una volta selezionato il conto corrente, per la liquidità si può scegliere tra conti deposito, titoli di stato e strumenti di risparmio gestito di tipo monetario.
Vi ricordo che potete scrivere all’indirizzo email: mfamularoblog@gmail.com per fornire spunti, suggerimenti o formulare delle richieste su come indirizzare questa rubrica e per avere maggiori dettagli sul servizio di financial coach un attività di consulenza e formazione personalizzata per gli ascoltatori di questo podcast con conference call dedicate e compenso basato sulle esigenze specifiche di ciascun aderente.
Quale è il prodotto migliore per il risparmio a breve?
In un periodo in cui ci sono anche tassi promozionali è talvolta possibile ottenere rendimenti interessanti anche sui conti correnti, ma non dovrebbe essere questo il criterio principale. Una volta scelto il conto che ci consente a zero spese di gestire i nostri pagamenti e avere delle carte, possibilmente a zero spese, dovremmo destinare la liquidità in eccesso che si accumula nel tempo a strumenti monetari, che al momento sono particolarmente conveniente. Per quanto riguarda il risparmio gestito, il limite principale è dato dalle commissioni che su prodotti così semplici, anche se molto basse, potrebbero essere evitate. Dunque guardando a ETF e Fondi comuni, si dovrebbe considerare questi strumenti per scadenze più lunghe, sulle quali c’è una giustificazione al pagamento di commssioni.
Meglio conto deposito o titoli di stato ?
Qui la scelta si può basare sulla semplicità di acquisto e sulla comodità: chi può acquistare titoli di stato in autonomia su scadenze brevi dovrebbe farlo e in questo caso può beneficiare anche di una fiscalità agevolata al 12,5% rispetto al 26% degli altri strumenti. Questa soluzione non prevede vincoli, espone a una certa volatilità nei prezzi di mercato, che tuttavia rimane contenuta, e consente di beneficiare i un momento in cui i tassi a breve sono alti e verosimilmente vicini ai massimi. I conti deposito sono probabilmente più comodi per chi non ha dimestichezza con l’acquisto on line di titoli sul mercato secondario. Importante nel confrontare i rendimenti anche tenere conto della fiscalità differente.
Quali conclusioni per chi ascolta il podcast?
Che la concorrenza fa bene ai consumatori e finalmente vediamo che questo principio trova applicazione anche nei servizi finanziari. I tassi che sono in crescita da oltre anno per i debitori stanno salendo, seppure in ritardo, anche per i correntisti e depositanti italiani. Con l’inflazione ancora elevata tenere i soldi sotto il materasso conviene sempre di meno e anche lasciarli su conti infruttiferi vuol dire perdere delle opportunità. Sulla scelta del prodotto più adatto vanno considerate le esigenze e preferenze personali tenendo a mente che i conti corrente servono a gestire i pagamenti e per la remunerazione del risparmio a breve è meglio guardare ai conti deposito e alle obbligazioni.
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