La convenienza dei fondi pensione è fortemente influenzata dal trattamento fiscale. In questo episodio riepilogo le agevolazioni principali e provo a suggerire un modo semplice per stabilire importo e tempistica dei versamenti alla previdenza integrativa. Per gli scritti al supporters club questo mese ho aggiornato il primo capitolo del mio libro sul debito buono e cattivo (a questo link il podcast riservato dedicato agli iscritti) che si può ascoltare liberamente qui o leggere dopo il paywall di questa newsletter(per gli iscritti a pagamento). Questa iniziativia si aggiunge NON sostituisce, l’azione del mese (che potrebbe diventare meno frequente).
I contenuti del podcast e della newsletter non vanno intesi in nessun caso come raccomandazioni di investimento o consulenza finanziaria.
Cosa è importante tenere a mente quando si parla di fondi pensione?
Che guardando la struttura demografica e lo stato delle finanze pubbliche di questo paese, tutti dovremmo considerare di risparmiare per integrare la previdenza obbligatoria
Che i fondi pensione sono lo strumento creato per agevolare la previdenza integrativa e presentano rilevanti agevolazioni fiscali
Che i soldi che versiamo ai fondi pensione difficilmente potranno essere disinvestiti in anticipo e sono soggetti a una gestione meno performate e più costosa rispetto alla alternative dei piani di accumulo volontari
Quali sono le principali agevolazioni fiscali legate ai fondi pensione?
Deducibilità fiscale dei contributi: fino ad un importo di 5164,27 quello che versiamo al fondo si può escludere dal reddito imponibile facendoci risparmiare le imposte (indicativamente il risparmio ottenibile si può calcolare moltiplicando il versamento effettuato per la propria aliquota marginale)
Tassazione dei rendimenti: si applica un aliquota sostituiva del 20% rispetto al 26% della maggiorparte degli altri (NB i titoli di stato sono tassati al 12,5% per tutti)
Tassazione delle prestazioni: per i contributi versati dopo il 2007, al momento dell’erogazione delle prestazioni ,si pagherà un aliquota del 15% ridotta dello 0,30% per ogni anno di contribuzione
A questi elementi vanno aggiunti i vantaggi derivanti dal potenziale contributo del datore di lavoro e dalla possibilità di destinare il Trattamento di Fine Rapporto a un fondo pensione
Sembra complicato come faccio a orientarmi?
Individuando i termini principali della questione e valutandoli in modo semplificato senza scendere troppo nei dettagli. Per aiutarvi in questo genere di impresa è nata questa rubrica.
La finanza in Soldoni è un progetto che promuove la gestione razionale della finanza personale attraverso un podcast, questa newsletter, una serie di video sul canale youtube di Massimo Famularo, la rubrica moneyflash realizzata inizialmente per l’associazione liberi oltre le illusioni. Commenti, like e risposte su YouTube aiutano la rubrica a continuare.(Canale Telegram)
Proviamo a semplificare
Alcune tematiche specifiche come il TFR e i contributi del datore di lavoro li discutiamo in un episodio dedicato per il futuro
Mi concentro sulla deducibilità dei versamenti che è l’elemento che ha l’impatto finanziario più rilevante
Suggerisco un modo semplificato di affrontare la questione di decidere quanto destinare al fondo pensione
Come tenere in considerazione la deducibilità?
Ho scelto di concentrarmi si questo perchè il beneficio che si ottiene è molto vicino nel tempo e per questo finanziariamente più rilevante rispetto alla tassazione dei rendimenti che avviene, in modo progressivo per i rendimenti e molto lontano nel futuro per le prestazioni. Se verso oggi 1000 euro ad un fondo pensione, il prossimo anno avrò uno sconto sulle imposte pari a 1000 euro moltiplicato per la mia aliquota marginale. Se guadagno più di 50mila euro il massimo beneficio ottenibile è dato da un versamento di 5164,27 moltiplicato 43% che fa 2220.
Nessun investimento finanziario liberamente disponibile ci riconosce un rendimento paragonabile, dunque i lavoratori dipendenti e i professionisti che possono godere di questo beneficio (sono esclusi i lavoratori con regime forfettario) dovrebbero approfittarne.
Quali altri elementi dovremmo considerare?
Che al netto del beneficio fiscale i soldi versati ai fondi pensione potranno difficilmente essere riscattati in anticipo e, pur godendo di benefici fiscali otterranno una gestione meno performante e più costosa rispetto ai piani di accumulo privato. Dunque, qualsisasi versamento in eccesso rispetto al limite massimo di 5164,27 potrebbe essere una scelta subottimale.
Per riassumere:
La valutazione dei costi e benefici dei fondi pensione e dell’impatto delle agevolazioni fiscali non è semplice
Si può però dire con un ragionevole grado di sicurezza che, per chi ha la possibiltà di dedurre i versamenti
fino a 5164,27 il fondo pensione è più conveniente
oltre i 5164,27 il fondo pensione è meno conveniente
In generale tutti dovremmo destinare una parte delle del nostro risparmio ad accantornare fondi per integrare la pensione e lo strumento preferibile, fatto salvo quanto appena detto per i fondi pensione, è costituiro da piani di accumulo in strumenti azionari
Chi è interessato a soluzioni di formazione personalizzata può scrivere a mfamularoblog@gmail.com per conoscere il programma Financial Coach. Vi ricordo che potete porre domande nei commenti ai video youtube e riceverete risposte nella rubrica Money Flash.
Dopo il paywall di questa newsletter (riservato agli iscritti a pagamento) trovi il primo capitolo del libro la finanza in soldoni. Qui invece l’azione del mese di Febbraio.