Jackson Hole Prospettive per i Mercati
Inflazione in discesa, ma tassi ancora elevati nei prossimi mesi
La finanza in soldoni è un Podcast di educazione e informazione finanziaria a cura di Massimo Famularo
La scorsa settimana ci sono stati diversi commenti al simposio annuale di Jackson Hole negli Stati Uniti nel tentativo di estrarre dalle dichiarazioni dei banchieri centrali qualche indicazione per la politica monetaria dei prossimi mesi. Guardando al bicchiere mezzo pieno, non ci sono state indicazioni esplicite in merito ad ulteriori inasprimenti e rialzi dei tassi, rimanendo tuttavia con i piedi per terra è stato anche ampiamente ribadito che l’inflazione non è stata ancora sconfitta e possiamo dunque attenderci che i tassi restino elevati nei prossimi mesi.
Per quanto concerne le previsioni degli analisti, secondo quanto riportato dalla newsletter di Integrae SIM esiste al momento un consenso quasi unanime sulla eventualità che il prossimo 20 settembre la FED lasci invariati i tassi. Con riferimento all’economia reale degli Stati Uniti, il dato sulla disoccupazione ad agosto, è risultato superiore alle attese anche se la creazione in assoluto di nuovi posti di lavoro ha battuto le previsioni al rialzo. Più controversa la posizione per la Banca Centrale Europea che si riunirà subito dopo la FED nel mese di settembre e potrebbe comunicare un rialzo di 25 punti base per ridurre la distanza rispetto agli Stati Uniti che oggi vale circa un punto percentuale.
Più volte negli episodi precedenti ho evidenziato come la performance positiva delle borse, che sta proseguendo anche oltre la metà dell’anno potrebbe essere temporaneamente interrotta da una fase di correzione, che si potrebbe innescare nel momento in cui segnali più concreti di recessione si dovessero manifestare in un contesto in cui la politica monetaria non potrà essere immediatamente accomodante.
Vi ricordo che potete scrivere all’indirizzo email mfamularoblog@gmail.com per fornire spunti, suggerimenti o formulare delle richieste su come indirizzare questa rubrica e per avere maggiori dettagli sul servizio di financial coach un attività di consulenza e formazione personalizzata per gli ascoltatori di questo podcast con conference call dedicate e compenso basato sulle esigenze specifiche di ciascun aderente.
Con riferimento all’economia del nostro paese, nel secondo trimestre si registra un sensibile rallentamento, anche se la variazione acquisita per l’anno in corso al momento è +0,7% che rende molto probabile che si riesca a chiudere il 2023 con il segno positivo, ma solleva delle incertezze per il prossimo anno. A questo proposito sarà cruciale la capacità del governo di riuscire a incassare le risorse del recovery fund che, secondo Goldman Sachs valgono almeno 2 punti di Pil in 3 anni.
Cosa dovrebbero fare i piccoli risparmiatori in questo contesto?
Continuare ad approfittare dei rendimenti elevati del mercato monetario come si è detto in questa rubrica in diverse occasioni. Al momento è possibile ottenere rendimenti elevati con un rischio contenuto investendo in obbligazioni a breve termine. Per cogliere questa opportunità, potete sottoscrivere conti deposito vincolati, che oggi pubblicizzano rendimenti in crescita oppure affidarvi a prodotto di risparmio gestito come fondi comuni di investimento di tipo monetario oppure ETF.
Con riferimento ai mercati azionari, le dinamiche di breve termine non dovrebbero influenzare la vostra strategia di fondo e dovreste tenerli in considerazione solo per calibrare eventuali piani di investimento periodici in prodotti azionari
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