Bentornati alla rubrica che vi spiega la finanza in modo semplice e analizza per voi in modo indipendente e senza conflitti i fattori che possono influenzare le nostre scelte di risparmio. Nello scorso episodio abbiamo visto come, secondo l’Economist il periodo d’oro dei mercati azionari sia vicino al culmine e di quanto sia scarsamente probabile possa ripetersi. Cosa facciamo quando le borse sono ai massimi? Per saperlo ascoltare il podcast de La Finanza in Soldoni
La finanza in soldoni è un Podcast di educazione e informazione finanziaria a cura di Massimo Famularo (Canale Telegram)
I messaggi chiave dell’episodio di oggi sono:
Take Profit – conviene vendere per consolidare i profitti realizzati?
Asset Allocation – La conclusione dell’età dell’oro delle azioni deve indurci a modificare la nostra strategia di lungo periodo
Uno sguardo al futuro – come prepararsi al futuro alla luce delle considerazioni discusse
Take profit fa riferimento in genere a strategie di breve periodo
I trader parlano di Take Profit come momento nel quale realizzare i guadagni accumulati per ridurre i rischi ed evitare che vengano erosi da futuri movimenti al ribasso. Quindi in una logica di breve termine si cerca di guadagnare velocemente e di portare a casa quanto realizzato.
Una strategia di lungo periodo specie se attuata con strumenti di risparmio gestito ha un’ottica diversa: l’obiettivo non è comprare o vendere al momento giusto, ma concentrarsi sugli strumenti più indicati per i nostri obiettivi e preferenze
Quindi sui massimi vendiamo oppure no?
Per chi ha acquistato azioni singole, anche alla luce delle osservazioni viste negli scorsi episodi, ha senso chiedersi se il contributo che ci attendiamo che questi titoli sia ancora valido o se è il caso di sostituirli o di modificare la quantità posseduta.
Per il risparmio gestito il discorso è analogo con riferimento gli insiemi di titoli contenuti nei prodotti. Se ho un fondo o un ETF che investe nell’S&P 500 considerando che i livelli senza precedenti raggiunti è il caso di modificare la composizione del portafoglio?
Quello che dobbiamo chiederci è, ferma restante l’asset class azionaria, se esiste al momento un mercato che ha prospettive migliori, per esempio l’ Europa o i paesi emergenti o un qualche settore specifico come i tecnologici o le energie rinnovabili
Allora vendiamo oppure no? Prima di rispondere vi ricordo che
La finanza in Soldoni è un progetto che promuove la gestione razionale della finanza personale attraverso un podcast, una newsletter, una serie di video sul canale youtube di Massimo Famularo, la rubrica moneyflash per l’associazione liberi oltre le illusioni. Potete sostenere il progetto iscrivendovi al canale youtube e lasciando commenti ai video, ma soprattutto condividendo e rilanciando sui social gli episodi.
La scelta in merito a quando vendere è sempre individuale e dipende da quando potranno servirci i nostri soldi e quanto siamo disposti a tollerare oscillazioni. Se abbiamo investito in azioni, vuol dire che dovremmo essere pronti ad affrontare anche variazioni significative nel breve termine. Dunque le riflessioni sui massimo possono spingerci a verificare se all’interno dei nostri prodotti azionari può avere senso fare qualche modifica, ma la previsione di correzioni anche rilevanti o di crescita inferiore nel prossimo decennio non è un motivo sufficiente per cambiare la strategia di lungo periodo
In che senso cambiare i prodotti azionari?
Se abbiamo cavalcato i tecnologici potremmo scegliere di sostituirli in tutto o in parte con titoli più difensivi, come quelli industriali o energetici. Una buona parte della consulenza si dedica appunto a cercare di difendersi dalle oscillazioni negative e di cavalcarle come opportunità.
Come procediamo nel dubbio?
Io suggerisco di concentrarci sempre sulla nostra posizione individuale e di non cercare di posizionarsi in modo opportunistico nei confronti di movimenti imprevedibili.
Che facciamo allora con i mercati ai massimi?
Paradossalmente niente di diverso da quanto fatto finora. Chi opera sul lungo periodo non deve preoccuparsi troppo del momento in cui entra sul mercato, ma piuttosto di quanto tempo uò mantenerlo investito: chi ci rimani oltre 10 anni, storicamente guadagna anche se è entrato in un momento di Massimo
Allora ignoriamo del tutto il richiamo alla prudenza?
No possiamo usarlo a nostro vantaggio. Se ci attendiamo una correzione sappiamo in anticipo che ci sarà un momento in cui ci saranno i saldi. Il modo per affrontare le oscillazioni rimane quello di avere versamenti graduali e si può cogliere quest’occasione per valutare se può convenire sostituire alcuni titoli o prodotti con altri
Per oggi e tutto se avete spunti suggerimenti o idee potete scrivere all’email mfamularoblog@gmail.com e se per continuare ad avere spunti e riflessioni, ma soprattutto analisi indipendenti non dovete fare altro che a seguire la Finanza in Soldoni. (Canale Telegram)
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