La finanza in soldoni è un Podcast di educazione e informazione finanziaria a cura di Massimo Famularo
Bentornati al nostro appuntamento con la rubrica che parla di Finanza in parole povere. Oggi faccio un breve commento sula decisione dell’agenzia di Rating Moody’s di confermare il giudizio sul nostro paese e di modificare l’Outlook da negativo a stabile. Possiamo dire che il pericolo è scampato? Come interpretare questa decisione? Restano valide le considerazioni fatte per i giudizi delle altre 3 agenzie di cui abbiamo parlato negli episodi scorsi: l’Italia resta un sorvegliato speciale a causa del suo debito molto elevato in rapporto al PIL, della crescita economica
Qual ‘è il giudizio di Moody’s sull’Italia?
Moody’s ha confermato il giudizio Baa3 che è il livello più basso della classe investment grade. Un peggioramento di questo giudizio avrebbe portato il nostro paese ad essere qualificato tra gli emittenti di Junk bond, titoli spazzatura, uno status che avrebbe reso più costoso e difficile per il nostro paese raccogliere capitali sui mercati finanziari. Dunque l’attesa e l’interesse per questo giudizio era legata alla possibilità chi ci fosse un peggioramento nel giudizio, anche perché l’outlook ossia la prospettiva alle future decisioni che l’agenzia aveva per il nostro paese era negativa.
Come si è modificato l’outlook?
Un elemento rilevate è stato appunto il cambiamento di questo outlook che è passato da negativo a stabile. Questa decisione, in linea anche con quanto argomentato dalle altre agenzie che si sono pronunciate nei giorni scorsi riflette una stabilizzazione delle prospettive per la forza economica del paese, la salute del suo settore bancario e la dinamica del debito governativo.
Le prospettive economiche cicliche a medio termine continuano ad essere sostenute dall'implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell'Italia, e i rischi per le forniture energetiche sono diminuiti, in parte grazie a forti azioni politiche del governo. I miglioramenti nel settore bancario, che Moody's si aspetta siano sostenuti, supportano anche la crescita economica ciclica. A sua volta, una crescita positiva del PIL nei prossimi anni riduce il rischio di un deterioramento rapido e significativo della forza fiscale.
Possiamo dire che il pericolo è scampato?
Questo tipo di decisioni fotografano uno stato attuale e le prospettive del futuro prossimo. Le fragilità del nostro paese, riguardanti l’elevato debito pubblico in rapporto al PIL e la scarsa crescita economica permangono e potrebbero portare a un deterioramento in futuro. Tra i fattori che potrebbero indurre a rivedere in negativo il proprio giudizio l’agenzia ha menzionato la possibilità di significativo indebolimento della crescita e della capacità del paese di ottenere entrate fiscali sufficienti a ripagare gli interessi sul proprio debito. In particolare, un periodo prolungato di crescita inferiore alle aspettative potrebbe mettere sotto pressione il giudizio sul rating, così come altri segnali di una tendenza nel tempo del rapporto debito pil a crescere anche per effetto di maggiori oneri finanziari o di altri fattori di rischio geopolitico come quelli legati al conflitto in Ucraina.
Vi ricordo che potete scrivere all’indirizzo email: mfamularoblog@gmail.com per fornire spunti, suggerimenti o formulare delle richieste su come indirizzare questa rubrica e per avere maggiori dettagli sul servizio di financial coach un attività di formazione personalizzata per gli ascoltatori del podcast.
Quali considerazioni per chi ascolta questo podcast?
Possiamo esaminare la decisione sia dal punto di vista di cittadini e contribuenti della repubblica italiana che da quello di risparmiatori potenzialmente interessati a sottoscrivere i titoli di debito della repubblica. Come cittadini e contribuenti il rating assegnato e l’Outlook positivo sono buone notizie, peraltro coerenti con l’andamento dello spread tra BTP e Bund che in questi giorni non è stato particolarmente elevato. Il nostro paese non è immediatamente esposto ad attacchi speculativi, come lo sarebbe stato ad esempio in caso di downgrade e in larga misura beneficia ancora delle aspettative positive legati agli effetti attesi degli investimenti e delle riforme legate al programma nex generation EU.
Cosa potrebbe andare storto?
E’ fondamentale che gli impegni presi con l’Europa in termini di utilizzo dei fondi e di riforme siano portati a termine e che il deficit di bilancio pubblico rimanga sotto controllo, così come è fondamentale che non ci siano segnali di tendenza a crescere eccessivamente dal rapporto debito /PIL. Entro la fine di quest’anno saranno noti i dettagli del nuovo patto di stabilità e il confronto con questi vincoli rimane una delle sfide principale per il nostro paese nei prossimi mesi.
Quale giudizio come risparmiatori?
Come risparmiatori valgono le considerazioni fatte negli episodi precedenti. Chi è residente in Italia e investe in titoli di debito aumenta la propria esposizione al rischio verso questo paese e questo elemento va considerato insieme ad altri potenziali incentivi, come i trattamento fiscale agevolato e il fatto che il nostro paese riconosca ai sottoscrittori del proprio debito un rendimento elevato rispetto al proprio rischio di emittente.
La finanza in Soldoni è un progetto multicanale che include un podcast questa newsletter (iscrivetevi per rimanere aggiornati) una serie di video su Youtube e un libro. Se i contenuti vi piacciono segnalatevi ai vostri contatti e suggeritegli di iscriversi alla Newsletter e al Canale YouTube.
Check my personal blog mostly in Italian
See my full professional profile (available for consulting projects)
My Podcast on Financial News and Education
My new Podcast on Italian Politics