Abbiamo sentito che le borse hanno “bruciato miliardi”, ma dove sono finiti tutti questi soldi? Hanno raggiunto le anatre di Central Park su cui si interrogava il giovane Holden Caulfield? Il 9 maggio ci vediamo a Milano al Rankia Market Experience. Oltre il payvawll di questa newsletter trovate rassegna una dei titoli con buone prospettive di lungo periodo, che al momento potrebbero essere in saldo.
I contenuti del podcast e della newsletter non vanno intesi in nessun caso come raccomandazioni di investimento o consulenza finanziaria.
Spieghiamo l’annosa questione dei soldi bruciati sui mercati finanziari con un esempio semplice: supponiamo di avere una cantina con 100 bottiglie di lambrusco e che in media il prezzo di vendita di questo vino sia di circa 10 euro. Si può dire indicativamente che il valore della nostra cantina è pari a 1000 euro perchè abbimo 100 bottiglie che possono valere 10 euro ciascuna.
Supponiamo che per qualche motivo il vino del tipo che possediamo venga venduto a un prezzo gradualmente più basso, fino a arrivare a 5 euro la bottiglia. Questo vuol dire che il 50% del valore del nostro vino è stato bruciato? Non esattamente. La stima del valore delle nostre bottiglie può essere fatta in diversi modi e con diverse finalità. Le finalità possono essre contabili e amministrative se devo inscrivere in un bilancio questi valori, oppure di tipo finanziario e legato ai flussi di cassa, se sto redigendo un business plan.
In generale è ragionevole pensare che, se dovessimo vendere immediatamente tutto il contenuto della cantina potremmo ottenere un ricavato anche inferiore a 500 euro, perchè al prezzo di vendita della singola bottiglia va aggiunto anche uno sconto per la vendita in blocco ed eventuali costi di transazione e trasporto.
Cosa c’entra tutto questo con i miliardi bruciati sul mercato? C’entra perchè il valore che leggiamo sui giornali è il risultato della moltiplicazione del prezzo delle singole azioni per unaquantità. La quantità può fare riferimento a transazioni effettive, per esempio oggi ho venduto 100 azioni Canistracci Oil a un centesimo l’una e dunque ho incassato 1 euro. Oppure quando si riferisce al numero di azioni in circolazione ci da il valore della capitalizzazione: se esistono 10mila azioni Canistracci Oil e ogni azione vale un centesimo, la capitalizzazione di questa società è paria 10mila per un centesimo= 100 euro.
La finanza in Soldoni è un progetto di informazione ed educazione finanziaria che si sviluppa attraverso un podcast, questa newsletter, una serie di video sul canale youtube di Massimo Famularo, la rubrica moneyflash nella quale rispondo alle domande formulate nei commenti ai video. Commenti, like e risposte su YouTube aiutano la rubrica a continuare.(Canale Telegram)
Quindi è vero che sui mercati si bruciano miliardi in poche ore?
La risposta dipende dalla grandezza alla quale facciamo riferimento. Se ci riferiamo alla capitalizzazione di mercato, che è una misura ottenuta moltiplicando l’ultimo prezzo di scambio per il numero di azioni in circolazione, allora è corretto dire che questa grandezza si modifica in maniera anche molto rilevante in periodi molto brevi.
Diverso è il discorso che si può fare sulle perdite e guadagni effettivi e sul valore delle aziende. Se una settimana fa le azioni Tesla valevano 1000 dollari l’una e oggi valgono 500, si può dire che ci sia stata una perdita del 50% solo per chi ha acquistato quelle azioni a 1000 dollari e le ha rivendute a 500. Anche se il prezzo si è dimezzato è perfettamente possibile che chi le ha vendute a 500 le abbia in realtà acquistarte a un prezzo inferiore in passato e che chi invece le ha comprate a 1000 non le abbia ancora rivendute.
Dunque il messaggio sui miliardi bruciati è sbagliato e le perdite non esistono?
No. Per inquadrare correttamente la questione è opportuno chiarire che il prezzo di mercato di un’azione è un indicatore estremamente importante, perchè misura verosimilmente quanto potrei ottenere se decidessi di vendere immediatamente le mie azioni. Tuttavia l’ultimo prezzo non è l’unico elemento da considerare e le informazioni in esso contenute sono molteplici.
Il prezzo di oggi dipende dalla volontà di chi decide di scambiare il titolo sia in acquisto che in vendita. Chi vende potrebbe farlo perchè ha comprato molto tempo fa e oggi ha bisogno di soldi in contanti oppure perchè è convinto che il prezzo scenderà in futuro oppure semplicemente perchè ritiene che un altro titolo sia più conveniente. Chi compra, può farlo perchè crede che l’azienda azienda sottostante creerà valore nel lungo periodo oppure semplicemente per approfittare di un’opportunità di breve termine, cercando di rivendere velocemente per realizzare il guadagnno desiderato.
Che considerazioni trarre per la gestione della nostra finanza personale?
Che le nostre scelte dovrebbero basarsi su quello he sappiamo e possiamo cercare di prevedere con un grado di ragionevole accuratezza e tenere in ogni caso conto dei rischi collegati a quello che non sappiamo e non possiamo prevedere.
Sappiamo ad esempio che in media un bear market con calo superiore al 20% si verifica ogni 4 anni e una correzione severa, con un calo tra il 10 e il 20% si verifica ogni 2 anni. Sappiamo inolte che un calo nell’ordine del 10% può avvenire circa una volta all’anno. Sappiamo che negli ultimi 150 anni le borse americane hanno registrato una perfromance complessivamente positiva a fronte del rischio collegato ai cali verificatisi con la frequenza appena descritta.
Che cosa possiamo dire allora sui miliardi bruciati?
Che sono un modo enfatico per sottolineare il fatto che i prezzi di molte azioni hanno subito una variazione negativa molto rilevante, generalmente in un intervallo di tempo breve. Questo andamento può includere aziende che non si rialzeranno mai dalla caduta perchè il calo del prezzo descrive un dissesto permanente dell’azienda sottostante; aziende solide stanno registrando solo un calo temporaneo o anche semplicemente un aggiustamento rispetto a una valutazione irrazionale registrata in precedenza.
Chi è interessato a soluzioni di formazione personalizzata può scrivere a mfamularoblog@gmail.com per conoscere il programma Financial Coach. Vi ricordo che potete porre domande nei commenti ai video youtube e riceverete risposte nella rubrica Money Flash.
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