Quanto conviene investire in titoli di Stato?
Estratto dal capitolo 11 del libro La Finanza in Soldoni
Nella scorsa newsletter abbiamo parlato dei BTP Futura e proposto un confronto con il Portafoglio Reddito di Advise Only. Di seguito riporto alcuni passaggi dal capitolo 11 del libro La Finanza in Soldoni, in libreria dal 28 ottobre per il marchio Anteprima delle Edizioni Lindau. In sintesi: Non ha senso chiedersi in generale se conviene comprare i BTP del momento, come non ha senso andare a caccia di affari; amministrare in modo oculato i propri risparmi è questione diversa dall’inseguire i capi firmati durante i saldi o dal fare incetta di tonno in scatola mentre è in vigore la promozione sul sottocosto.
Ognuno di noi dovrebbe detenere in forma liquida, cioè in attività immediatamente utilizzabili come mezzo di pagamento (contanti, giacenze di conto corrente), una quantità di denaro sufficiente a coprire i consumi di tutti i giorni e far fronte ad eventuali imprevisti. Il resto del proprio patrimonio andrebbe ripartito tra attività finanziarie, che a fronte di una liquidità inferiore possano consentire una crescita del patrimonio nel medio e lungo termine ed eventualmente generare dei proventi periodici.
Tornando alla domanda iniziale, prima di chiederci se conviene comprare titoli dovremmo stabilire quanta parte del nostro patrimonio dovremmo detenere sotto forma di liquidità e quanta possiamo dedicare ad attività meno liquide. Quest’ultima porzione del nostro portafoglio può contenere anche obbligazioni e quindi ha senso valutare se tra queste possono rientrare anche titoli di debito pubblico.
Per riepilogare:
il debito pubblico che gli stati emettono per finanziarsi è una delle attività nelle quali si può impiegare il risparmio delle famiglie
la convenienza di questo tipo di investimento va valutata in relazione alle necessità e alle preferenze dell’individuo: non esistono valutazioni di convenienza assolute che vadano bene per tutti
Ciascuno di noi dovrebbe prima costruire il proprio portafoglio di attività finanziarie in modo equilibrato e poi valutare se i titoli di stato possono trovare posto in questa struttura
Un portafoglio equilibrato ci consente di:
mantenere liquidità sufficiente per far fronte alle esigenze di consumo corrente e ai potenziali imprevisti
impiegare la parte che destiniamo ad attività meno liquide in modo coerente con una pianificazione di lungo periodo che tenga conto delle nostre preferenze in termini di rischi da assumere per ottenere dei rendimenti