Meglio affidarsi a un consulente o scegliere da soli come impiegare i propri risparmi? La dicussione su questi temi è spesso polarizzata: consulenti indipendenti vs banche tradizionali; influencer fautori del “fai da te” vs consulenti di tutti i tipi etc. Facciamo un pò di ordine sulla questione con il consueto approccio pratico e senza pregiudizi. Nello scorso episodio vi ho proposto l’azione del mese di luglio 2025 e che se questa rubrica vi piace potete lasciare un saluto nei commenti su Youtube e Spotify.
I contenuti del podcast e della newsletter non vanno intesi in nessun caso come raccomandazioni di investimento o consulenza finanziaria.
Meglio il consulente o il fai da te?
La risposta come al solito è: Dipende. Le variabili da considerare per prendere una decisione in modo informato e consapevole includono
qual è il vostro livello di competenza -se non ne sapete abbastanza fare da soli è pericoloso
quanto tempo potete dedicare alla cura dei vostri risparmi - se volete delegare molto è bene evitare chi è in conflitto di interessi
a quanto ammontano i vostri risparmi - sotto determinati importi può essere antieconomico ricorrere a un consulente indipendente
Quali sono gli eccessi da evitare?
Il primo e più comune è sicuramente la delega totale. Per molti anni banche e assicurazioni hanno offerto una “consulenza interessata” che veniva compensata da commissioni molto elevate, non sempre giustifiate dalla qualità del servizio offerto. Per contrastare questo fenomeno la Commissione Europea è interenuta con il Retail Investment Package. La norma impone maggiore trasparenza sulle commissioni applicate e sui servizi resi.
Come ovviare a questo inconveniente?
Per difendersi dai consigli interessati un ottimo punto di partenza è seguire una rubrica indipendente come la finanza in soldoni. Tra gli spunti condivisi in passato ricordiamo:
Evitare le commissioni di ingresso aiuta ad allineare gli interessi (pagate qualcosa se ottenere risultati)
Preferire strumenti a basso costo come gli ETF aiuta a evitare le commissioni più penalizzanti
Adotare una strategia di lungo periodo e mantenerla senza lasciarsi influenzare dalle oscillazioni di breve
Qual è l’altro eccesso da evitare?
Un altro caso frequente è quello di chi sopravvaluta le proprie competenze, compra e vende titoli ritenendosi in grado di poter creare valore e troppo tardi si accorge di aver pagato tante commissioni di trading e aver ottenuto risultati inferiori a chi ha investito e mantenuto l’investimento nel tempo.
Per ovviare a questo inconveniente è bene ricordare che:
nessuno può prevedere l’andamento dei mercati a breve termine
nel lungo periodo i mercati azionari crescono
una gestione razionale si concentra sull’asset allocation più che sul market timing
Di tutti questi temi parliamo in dettaglio ogni settimana in questa rubrica.
La finanza in Soldoni è un progetto di informazione ed educazione finanziaria che si sviluppa attraverso un podcast, questa newsletter, una serie di video sul canale youtube di Massimo Famularo, la rubrica moneyflash nella quale rispondo alle domande formulate nei commenti ai video. Commenti, like e risposte su YouTube aiutano la rubrica a continuare.(Canale Telegram)
Allora meglio consulente o fai da te?
Come anticipato in apertura, la decisione dipende da
quanta voglia avete di dedicarvi alla gestione dei vostri soldi,
qual è il vostro livello di competenza e
dalla dimensione complessiva del vostro patrimonio.
Se volete delegare perchè non avete tempo/voglia/competenze il vostro focus dovrebbe concentrarsi sulla selezione e sul monitoraggio di consulenti e gestori che abbiano interessi allineati ai vostri. Se invece vi volete dedicare in prima persona alla cura dei vostri investimenti, dovreste in primo luogo documentarvi e verificare di avere competenze sufficienti, senza escludere il possibile ricorso ad un consulente.
Se vi rendete conto che la dimensione del vostro patrimonio non giustifica i costi di un consulente indipendente (specie se il suo compenso ha una componente fissa) dovreste puntare su strumenti a basso costo (ETF, Roboadvisor) che spesso consentono di personalizzare la gestione per venire incontro alle vostre esigenze.
Per riassumere
Se avete poca voglia e pochi soldi vi conviene un roboadvisor (es Euclidea, Moneyfarm) che ha costi trasparenti e non richiede
Se avete poca voglia, ma un patrimonio più corposo (es più di 250k) potreste considerare un consulente valutandone i costi e accertandovi che non abbia conflitti (il gestore della filiale sotto casa che vende solo i prodotti della casa madre ne ha)
Se volete fare da soli, non comprate nessuno strumento di cui non comprendete il funzionamento, cercate di documentarvi e informarvi prima di agire e non escludete la possibilità di uno scambio di idee costruttive con un consulente
Chi è interessato a soluzioni di formazione personalizzata può scrivere a mfamularoblog@gmail.com per conoscere il programma Financial Coach. Vi ricordo che potete porre domande nei commenti ai video youtube e riceverete risposte nella rubrica Money Flash.