La finanza in soldoni è un Podcast di educazione e informazione finanziaria a cura di Massimo Famularo
Buon anno e bentornati alla rubrica che vi racconta l’economia e la finanza in modo semplice e alla portata di tutti. Cominciamo la rubrica di quest’anno con un portafoglio per principianti che ho costruito con l’amico Artemio S. che segue la rubrica e mi ha chiesto di partire da zero. Per l’anno in corso ho ipotizzato una costruzione del 50% su un conto corrente a zero spese che abbia un rendimento elevato (eventualmente ottenibile con un vincolo) e 50% in uno strumento di risparmio gestito di tipo azionario. Vediamo insieme i dettagli.
Perché un portafoglio principianti?
Come ho spiegato nell’episodio dello scorso anno sul portafoglio 30-30-40, non sono un sostenitore delle soluzioni preconfezionate e cerco sempre di ricordare che ciascuno dovrebbe elaborare il proprio portafoglio in base alle proprie esigenze (sul punto se volete una mano c’è sempre il servizio di formazione dedicato Financial Coach) tuttavia mi rendo conto che avere dei modelli come esempio aiuta trasporre le regole concettuali in soluzioni concrete.
Perché questo portafoglio è un punto di partenza?
Perché è pensato per chi vuole partire veramente da zero e include l’apertura di un conto corrente a zero spese. Ha una struttura molto semplice perché approfittando dei tassi al momento elevati su mercato monetario “schiaccia la componente obbligazionaria” e punta a tenere il 50% del totale in strumenti molto liquidi, ma al tempo stesso non rinuncia a perseguire rendimenti più alti nel medio periodo grazie alla componente azionaria. Dunque l’idea è dividere in 2 il proprio patrimonio e destinarne metà a ciascuna componente.
Come va impiegata la prima metà del portafoglio?
L’ipotesi è versare il 50% del totale su un conto corrente a zero spese. Nelle note del podcast trovate il link a una ricerca sul sito facile.it per trovare i prodotti più convenienti. Se il conto corrente presenta già un rendimento elevato, come nel caso di BBVA di cui ho parlato in un podcast dello scorso anno – (questo è il mio codice passaparola 77660078577175 se decidete di aprirlo) non dovete fare altro. Se scegliete un conto che non da un rendimento interessate (oppure avete già un conto corrente a zero spese) potete attivare un conto deposito collegato. Anche per scegliere il conto deposito potete usare il sito facile.it nella sezione dedicata
Come va impiegata la seconda metà del portafoglio?
La seconda metà va impiegata in uno strumento di risparmio gestito di tipo azionario che sia collegato al conto corrente. Può trattarsi di un fondo o ETF direttamente acquistabile dal conto oppure di una gestione collegata come quelle di Euclidea e MoneyFarm oppure di un prodotot acquistabile su marketplace on line come OnlineSim, Fundstore, o Directa SIM. L’importante è che si tratti di uno strumento azionario diversificato a livello internazionale come il Core 7 di Euclidea oppure la linea 5 di MoneyFarm.
Non è troppo rischioso investire così tanto in azioni?
Prima di rispondere alla domanda vi ricordo che potete scrivere all’indirizzo email: mfamularoblog@gmail.com per fornire spunti, suggerimenti o formulare delle richieste su come indirizzare questa rubrica e per avere maggiori dettagli sul servizio di financial coach un attività di formazione personalizzata per gli ascoltatori di questo podcast.
Tornando al rischio come ho sottolineato in varie occasioni si tratta di un elemento da valutare a livello individuale. Nel costruire il portafoglio per l’amico Artemio, dal quale ho preso spunto per proporre il portafoglio principianti 2024, ho considerato che il rischio della componente azionaria fosse adeguatamente bilanciato dalla metà destinata a strumenti di tipo monetario.
Quali sono i vantaggi di questa soluzione?
In primo luogo la semplicità. Partiamo con 2 soli strumenti sole e per semplicità e una di questi è un conto corrente dal quale si può partire per effettuare altri investimenti. In considerazione degli elevati tassi sul mercato monetario, facciamo a meno di strumenti obbligazionari per il momento. In secondo luogo il bilanciamento, per quanto semplice questa struttura dovrebbe garantire buoni rendimenti senza rischiare di lasciare scoperta la liquidità necessaria per le emergenze.
E’ una soluzione adatta a tutti?
Quasi. Come evidenziato in apertura i portafogli tipo servono come modelli, ma poi vanno adeguati alle esigenze di ciascuno. In particolare, provo a segnalare 2 varianti per alcune tipologie di risparmiatori.
Variante prudente.
Per chi è particolarmente avverso al rischio si può ridurre la componente azionaria al 40% o al 30%. A questo proposito è bene evidenziare che la minore volatilità del portafoglio comporterà rendimenti minori e che una mitigazione del rischio è già ottenuta scegliendo uno strumento di risparmio gestito ben diversificato e che in termini complessivi c’è il bilanciamento della componente monetaria a basso rischio.
Variante Giovane.
I risparmiatori più giovani potrebbero distribuirsi tra 2 estremi, quelli che hanno bisogno di una liquidità maggiore e quelli che possono scommettere di più sul futuro. Un modo pratico per soddisfare entrambi i casi è calcolare un importo pari a 6 mesi di reddito e destinare questa parte alla liquidità. In questo modo si presidia la necessità di un fondo di emergenza e si destina al futuro una quota ragionevole
Per riassumere cos’è il portafoglio principianti 2024?
E’ un modello da tenere come riferimento, basato sull’esperienza concreta dell’ascoltatore Artemio, che costituisce un valido punto di partenza per chi vuole iniziare a gestire razionalmente i propri risparmi. E’ tarato sul 2024 perché si basa sulla presenza di rendimenti elevati sul mercato monetario. Continuate a seguire la rubrica per aggiornamenti.
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