I sostenitori delle Criptovalute sperano che sotto la nuova amministrazione Trump bitcoin e strumenti simili possano ottenere i riconoscimenti che meritano. Forse confidano troppo nella coerenza di un personaggio che cambia spesso idea. Trovate i dettagli sull’’azione del mese di Novembre 2024 nel podcast dedicato agli iscritti al supporters club e dopo il paywall della newsletter
La finanza in Soldoni è un progetto che promuove la gestione razionale della finanza personale attraverso un podcast, questa newsletter, una serie di video sul canale YouTube di Massimo Famularo, la rubrica moneyflash per l’associazione liberi oltre le illusioni. Commenti, like e risposte su YouTube aiutano la rubrica a continuare.(Canale Telegram)
In campagna elettorale Donald Trump ha corteggiato i sostenitori entusiasti delle criptovalute arrivando a promettere il licenziamento di Gary Gensler, presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), percepito da molti come il nemico numero uno dei Bitcoin Bros. Che sia la volta buona?
In primo luogo è sempre bene prendere con beneficio le affermazioni di personaggi come il nuovo presidente USA, che ancora nel 2021 aveva definito il bitcoin come una truffa contro il dollaro e di fatto non può rimuovere il presidente della SEC senza una giusta causa, sebbene sia prassi comune che questa figura rassegni le dimissioni all’insediamento di un nuovo esecutivo.
Trump favorirà davvero le criptovalute?
La risposta non è scontata e una chiave di lettura utile consiste nel guardare alle azioni più che alle dichiarazioni. Per esempio in passato Elon Musk che ha un ruolo e un’influenza rilevante sulla nuova amministrazione, ha scherzato sulla criptovaluta dodgecoin ventilando la possibilità di accettarla come pagamento per le auto Tesla e causando un’impennata delle quotazioni. Ad oggi tuttavia il miliardario preferisce ancora farsi pagare largamente in dollari.
Cosa possiamo aspettarci allora?
Se anche ci saranno deregolamentazioni e misure potenzialmente favorevoli alle criptovalute negli Stati Uniti, il problema principale di questi strumenti, di cui abbiamo parlato più volte rimane aperto: un oggetto con una volatilità così elevata non può assolvere al ruolo di intermediario nei pagamenti e riserva di valore, che insieme all’unità di conto costituiscono le funzioni essenziali della moneta.
A questo va aggiunta la potenziale concorrenza derivante dalle Central Banks Digital Currency che presentano una stabilità molto più elevata. Anche se la nuova amministrazione Trump promuoverà un apertura maggiore verso i Crypto Assets i problemi strutturali che caratterizzano questi strumenti rimangono irrisolti
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Per ringraziare gli abbonati a pagamento (al podcast e/o alla newsletter) anche questo mese ho scelto un’azione che ho in portafoglio e in un episodio dedicato del podcast vi racconto perché l’ho scelta e se ho intenzione di incrementarne la quantità in portafoglio in futuro. Ho raccolto in un episodio della newsletter tutte le azioni di cui ho parlato