BTP Più quanto costa ai contribuenti?
Si parla molto del rendimento e poco del costo per la collettività
Da lunedì 17 al 21 febbraio è possibile sottoscrivere il nuovo BTP Più: si discute molto della convenienza del titolo per i risparmiatori, ma non abbastanza del costo per i contribuenti: un nota recente dell’osservatorio sui conti pubblici quantifica in quasi 16 miliardi l’onere aggiuntivo derivante delle emissioni dedicate alla clientela retail. Vi ricordo che trovate l’azione del mese di febbraio 2025 nel podcast e nella newsletter dedicati.
I contenuti del podcast e della newsletter non vanno intesi in nessun caso come raccomandazioni di investimento o consulenza finanziaria.
Negli anni successivi alla crisi finanziaria, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha emesso nuovi titoli di Stato per attirare i piccoli risparmiatori italiani, tra cui famiglie e piccole imprese. Questi titoli, come i BTP Italia, BTP Futura, BTP Valore e il nuovo BTP Più, offrono rendimenti più alti rispetto ai titoli tradizionali, incentivando gli investitori a mantenerli fino alla scadenza. Tuttavia, questa politica ha comportato un costo aggiuntivo per lo Stato, stimato in 15,8 miliardi di euro per le emissioni dal 2012 a oggi.
Storicamente, il debito pubblico italiano ha attirato sempre più investitori esteri grazie a riforme e innovazioni tecniche che hanno migliorato la qualità e l’attrattività del mercato obbligazionario. Tuttavia, negli ultimi anni il Tesoro ha cercato di aumentare la quota di debito detenuta dagli investitori retail per ridurre la vulnerabilità del Paese alle crisi finanziarie. Attualmente, questi investitori possiedono circa il 6% del totale dei titoli di Stato, rispetto al 3,9% del 2019.
Questa strategia presenta vantaggi e svantaggi: da un lato, può contribuire a stabilizzare il debito pubblico in caso di crisi, poiché i piccoli risparmiatori sono meno propensi a vendere rapidamente i titoli; dall’altro, aumenta il costo del debito per lo Stato. Inoltre, la quota retail rimane troppo bassa per garantire una vera stabilizzazione, e un suo aumento significativo comporterebbe costi insostenibili.
In sintesi, mentre i titoli di Stato dedicati ai risparmiatori retail offrono un piccolo premio rispetto ad emissioni analoghe aperte a tutti gli investitori il loro costo per le finanze pubbliche solleva interrogativi sulla sostenibilità di questa strategia nel lungo periodo.
La finanza in Soldoni è un progetto che promuove la gestione razionale della finanza personale attraverso un podcast, questa newsletter, una serie di video sul canale youtube di Massimo Famularo, la rubrica moneyflash realizzata inizialmente per l’associazione liberi oltre le illusioni. Commenti, like e risposte su YouTube aiutano la rubrica a continuare.(Canale Telegram)
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Vi ricordo che potete porre domande nei commenti ai video youtube e riceverete risposte nella rubrica Money Flash.
Per il mese di febbraio 2025 ho scelto un’azione che appartiene a un settore che è stato messo alla prova nei mesi precedenti a causa di alcune circostanze inaspettate. Lo utilizzo per ribadire che, investendo in ottica di lungo periodo, possiamo affrontare serenamente anche gli “scossoni” che talvolta colpiscono anche i titoli difensivi. Vi ricordo che in questa newsletter riassumo tutte le azioni di cui ho parlato in passato.
L'azione del Mese: Febbraio 2025
Per il mese di febbraio 2025 ho scelto un’azione che appartiene a un settore che è stato messo alla prova nei mesi precedenti a causa di alcune circostanze inaspettate. Lo utilizzo per ribadire che, investendo in ottica di lungo periodo, possiamo affrontare serenamente anche gli “scossoni” che talvolta colpiscono anche i titoli difensivi. Vi ricordo