La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse per la quinta volta a partire dallo scorso giugno e potrebbe ridurli altre due o tre volte nel corso di quest’anno, mentre la FED ha deciso di lasciarli invariati. Cosa significa? Lo spieghiamo in parole povere nella sezione FinanzaXragazzi. Vi ricordo che nella rubrica MoneyFlash rispondo alle domande poste nei commenti ai video youtube e che direcente ho parlato della nuova emissione di titoli di stato riservati alle famiglie i BTP più.
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Come si stanno muovendo le banche centrali?
Oltre al taglio di 25 punti base da parte della Banca Centrale Europea negli ultimi giorni abbiamo assistito a una riduzione dei tassi ufficiali anche in Canada, a una decisione di lasciare invariati i tassi negli Stati Uniti e a un leggero rialzo da parte della Bank of Japan. Vediamo brevemente qual è il ruolo delle banche centrali e perchè intervengono sui mercati per influenzare i tassi di interesse e la crescita economica.
Qual è il ruolo delle banche centrali?
Le banche centrali sono istituzioni indipendenti dai governi nazionali (in particolare quella degli Stati Uniti si è trovata e potrebbe trovarsi in contrasto con la volontà della nuova amministrazione) che hanno il compito di difendere il valore reale della moneta: quando i prezzi aumentano (crescita dell’inflazione) si riduce la quantità di beni e servizi che possiamo comprare con una unità di moneta, che di conseguenza vale di meno in termini reali. Se ad esempio in passato con la somma di 11€ potevo acquistare 11 tazze di caffè al bar, mentre oggi ne posso comprare solo 10 (perchè il prezzo del caffè è aumentato da 1€ a 1,1€) si dice che il potere d’acquisto o il valore reale della moneta si è ridotto.
I contenuti del podcast e della newsletter non vanno intesi in nessun caso come raccomandazioni di investimento o consulenza finanziaria.
Come fanno le banche centrali a difendere il valore reale della moneta?
Se l’inflazione rischia di crescere troppo velocemente, danneggiando soprattutto i cittadini più deboli (lo spiego in dettaglio nell’episodio sull’inflazione) le banche centali possono alzare i tassi ufficiali e ridurre la quantità di moneta in circolazione. In questo modo frenano l’attività economica (questo può causare aumento della disoccupazione) e riducono la pressione sui prezzi. A partire dal 2022 sia in Europa che negli Stati Uniti le banche centrali hanno alzato i tassi.
Cosa succede se invece i tassi ufficiali si abbassano?
Una volta raggiunto l’obiettivo di scongiurare una crescita eccessiva dei prezzi, le banche centrali interrompono l’aumento dei tassi ed eventualmente iniziano a ridurli. E’ quello che è successo tra il 2023 e il 2024 quando i tassi ufficiali in Europa e USA sono rimasti fermi ad un livello elevato per poi iniziare a scendere a partire da metà dello scorso anno.
Per riassumere:
le banche centrali difendono il valore reale della moneta intervenendo quando i prezzi dei beni e servizi crescono troppo in fretta
l’interveno restritivo per contrastare l’inflazione si realizza alzando i tassi ufficiali e riducendo la quantità di moneta
la politica restrittiva della banca centrale ha un effetto di freno sulla crescita dell’economia e può portare a un aumento della disoccupazione
nel 2022 le principali banche centrali sono intervenuta alzando i tassi di interesse che sono rimasti nel 2023 per metà 2024 ai massimi storici
a partire da metà dello scorso anno è iniziato il percorso di discesa dei tassi ufficiali
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