La cronaca recente ha visto imprenditori facoltosi raggirati utilizzando deepfake della voce di un ministro mentre l’ Economist dedica copertina, editoriale della settimana e una serie podcast alla Scam Inc. un’industria criminale che vale ormai più del traffico di droga. Come ci difendiamo dalle truffe finanziarie? Negli ultimi episodi abbiamo parlato della promozione Revolut al 3%, del taglio BCE spiegato ai ragazzi e delle minacce e opportunità legate all’ascesa di Deepseek. Nel podcast e newsletter dedicati trovate l’azione del mese di gennaio 2025.
I contenuti del podcast e della newsletter non vanno intesi in nessun caso come raccomandazioni di investimento o consulenza finanziaria.
Avevo parlato dei deepfake in un espisodio dello scorso anno.
Si tratta di truffe che utilizzano tecnologie sofisticate per riprodurre la voce e le immagini di persone familiari o in ogni caso ritenute affidabili e indurci a traferire denaro o a condividere le credenziali dei nostri conti o informazioni sensibili. Abbiamo inoltre spiegato il funzionamento dello schema ponzi una modalità di raggiro tra le più diffuse nella storia dei sistemi finanziari.
A cosa è dovuta la crescita di queste truffe?
L’innovazione tecnologica che rende più semplice e meno costo effettuare pagamenti on line, reperire informazioni personali attraverso i social network e le falle nella sicurezza dei sistemi informatici e last but not least l’entusiasmo diffuso per le criptovalute che garantiscono anonimato e non consentono la tracciabilità dei soggetti coinvolti ha reso più conveniente per le organizzazioni criminali dedicarsi a questo tipo di crimini.
A che cosa dovremmo stare attenti?
Gli aspetti più sofisticati di questa attività criminale sono rivolti a individui particolarmente facoltosi che hanno la possibilità di trasferire con facilità grandi somme di denaro. Gli elementi dai quali i risparmiatori comuni dovrebbero guardarsi con maggiore attenzione riguardano le truffe che approfittano della fragilità psicologica, la scarsa educazione finanziaria e la mancanza di presidi adeguati sul piano informatico. La buona notizia è che da questo tipo di inganni ci si può difendere con poche accortezze.
Quali sono le truffe più comuni?
La più insidiosa, che in lingua inglese prende il nome di “pig-butchering” ed è molto diffusa tra le organizzazioni criminali asiatiche, consiste nel conquistare la fiducia della vittima atraverso l’interazione on line o via social network e, successivamente, indurla a impiegare denaro in investimenti in apparenza esotici, come le cryptovalute che si rivelano poi essere delle truffe. Il tratto più pericoloso di questi schemi è dato dal fatto che, facendo leva sul lato emozionale (la vittima crede di avere relazioni sentimentali oppure di aiutare una persona in difficoltà) riescono a raggirare anche persone molto istruite, intelligenti e con competenze avanzate.
Come ci difendiamo?
Una prima linea di difesa è data dal limitarci a interagire solo con intermediari finanziari autorizati (facendo attenzione ai consigli interessati), utilizzare solo mezzi di pagamento tracciabili e strumenti quotati in mercati regolamentati. Questi accorgimenti, insieme a un’istruzione di base su tematiche finanziarie potrebbero tutelarci dalle truffe più diffuse. Resta la componente emotiva e psicologica: conoscendo l’esistenza di questi rischi, dovremmo imparare a diffidare di qualsiasi richiesta di pagamento o consiglio di investimento che esuli dai canali tradizionali.
Per riassumere:
La crescita delle truffe realizzate utilizzando strumenti informatici avanzati è un fenomeno rilevante sul quale è opportuno essere informati
Per i risparmiatori più piccoli spesso pochi accorgimenti e una adeguata formazione di base è sufficiente per evitare i raggiri più comuni
Le regole più semplici da seguire includono:
diffidare di qualasiasi consiglio di investimento che non provenga da professionisti abilitati (e talvolta anche di quelli)
utilizzare solo intermediari finanziari regolamentati
prestare attenzione a soggetti che potrebbero cercare di approfittare delle nostre debolezze e fragilità simulando richieste di aiuto o circostanze di
La conoscenza e la competenza rimane la difesa più efficace nei confronti delle truffe e dei raggiri e a questo proposito potete continuare a seguire ogni settimana questa rubrica.
La finanza in Soldoni è un progetto che promuove la gestione razionale della finanza personale attraverso un podcast, questa newsletter, una serie di video sul canale youtube di Massimo Famularo, la rubrica moneyflash realizzata inizialmente per l’associazione liberi oltre le illusioni. Commenti, like e risposte su YouTube aiutano la rubrica a continuare.(Canale Telegram)
Dopo una serie di prove gratuite e di esperimenti con gli ascoltatori il servizio di financial coach accessibile scrivendo alla casella mfamularoblog@gmail.com si è strutturato come segue:
Primo corso di 45 minuti gratuito per tutti
Profilazione individuale per ottimizzare il primo corso gratuita
Costo annuo di 300 euro (riducibili a 150) che include domande via email per 12 mesi e un corso da 90 minuti divisibile anche in più sessioni
Possibilità di corsi gratuiti per studenti
Per ringraziare gli abbonati a pagamento (al podcast e/o alla newsletter) ogni mese scelgo un’azione che ho in portafoglio e in un episodio dedicato del podcast vi racconto perché l’ho scelta e se ho intenzione di incrementarne la quantità in portafoglio in futuro. Ho raccolto in un episodio della newsletter tutte le azioni di cui ho parlato